DOMODOSSOLA - 18-10-2019 - Un fatto abbastanza noto
in Ossola, meno nel resto del Paese, è la storia dei bambini invisibili, che stasera ore 23.15 sarà racconta su Rai3 nel docufilm Non far Rumore. Si stima che circa 30 mila bambini vissero in clandestinità in Svizzera negli anni tra il 1950 e il 1980. Erano figli di lavoratori stagionali italiani e la legge elvetica non permetteva il ricongiungimento familiare. L’intenso e toccante docufilm realizzato da Alessandra Rossi e diretto da Mario Maellaro "Non far rumore" è stato girato principalmente in Svizzera, ma tocca anche la città di Domodossola con “la Casa del Fanciullo” e Osso di Croveo con “Il Treno dei bimbi”. Protagonisti, i racconti dei bambini, oggi adulti a cui è stata negata l’infanzia perché figli di emigrati. Storia vera, una pagina dimenticata dell’emigrazione italiana.
Tra i protagonisti principali di questo capolavoro, Toni Ricciardi in qualità di storico dell’emigrazione e autore di importanti libri su questo delicato tema, la sua testimonianza è stata molto importante come anche quella di Fabrizio Di Bernardino e Franco Stelitano, due ex ragazzi della Casa del Fanciullo di Domodossola. Un misto tra tristezza, solitudine e rabbia, è ciò che quei bambini, oggi adulti, portano ancora dentro sé, con tutti i segni di una ferita mai rimarginata. Tra le testimonianze importanti anche quella di Nicoletta Bortolotti ospite quest’estate a Osso di Croveo al Treno dei bimbi, autrice di “Chiamami sotto voce” vincitrice del premio letterario Alvaro – Bigiaretti 2019 proprio sul tema dei così detti “Bambini Proibiti”.
“Non ridere … non piangere ma soprattutto … 'Non far rumore' con questo documentario, si chiude un cerchio nel passato. Nella speranza che questa triste realtà non si ripeta mai più, un grazie infinito a chi ha voluto veramente crederci, un lavoro svolto con grande fatica e con grande amore che dà pace e giustizia a tutti quei bambini che hanno veramente avuto un’infanzia difficile", ci scrive uno di quegli ex bambini.