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RE - 21-10-2019 - Una basilica stracolma

di persone, nel pomeriggio di domenica 20 ottobre, per l’ultimo saluto terreno che a Re, presso il Santuario della Madonna del Sangue, è stato dato a Marino Gardini, per oltre un quarto di secolo figura di riferimento per i fedeli, i pellegrini ed i sacerdoti che hanno frequentato questo luogo di devozione mariana e che è mancato a soli 48 anni dopo quasi un anno di lotta contro il male che lo aveva colpito.

Una trentina i sacerdoti che hanno concelebrato la funzione, accompagnata dai canti della corale e presieduta da monsignor Fausto Cossalter, vicario generale della Diocesi di Novara che ha ricordato Marino nel suo prezioso servizio quotidiano nella basilica che per lui era diventata la propria casa.

Tra i tanti presenti, anche una nutrita rappresentanza di Sindaci della Valle Vigezzo e dell’Ossola e molti sono stati coloro che hanno voluto essere presenti all’estremo saluto a Marino, giunti da tutta la provincia, dal novarese ed in particolare da Vespolate, suo paese di origine, ma anche i rappresentanti delle associazioni locali, dagli Alpini ai gruppi in costume, alla Pro Loco.

Al termine della funzione, Marino Gardini è stato ricordato dal Sindaco di Re Massimo Patritti, con un breve ma intenso intervento, poi seguito da quello di un giovane del paese che, in uniforme della Guardia Pontificia del drappello dei piccoli alabardieri che ha presenziato alla cerimonia funebre, con parole toccanti ha ringraziato lo scomparso per l’esempio e l’amicizia sempre dimostrati.

Don Paolo Montagnini, parroco di Druogno, amico e compagno di scuola di Marino, ha ripercorso le tappe della malattia ed i momenti di incontro con Marino, sempre saldo nella sua Fede, testimoniata con umiltà, semplicità e altruismo, mentre il Rettore del Santuario padre Giancarlo Julita ha ricordato i 26 anni di servizio reso da questo prezioso collaboratore e integralmente dedicato alla Madonna di Re, dall’arrivo nel 1993 accompagnato da don Brustio fino all’insorgere della malattia ed il ricovero ospedaliero, riandando alle ultime ore prima del decesso presso l’ospedale Maggiore di Novara.

Infine il corteo, sotto la pioggia e con le note meste dei musicanti della Banda Musicale Alpina  Malesco e di quella di Druogno, fino al cimitero di Re dove da domenica riposa Marino Gardini, vicino al Santuario della Madonna del Sangue a cui ha dedicato più di metà della propria esistenza.