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VERBANIA – 25.10.2019 – Ultima chiamata

per l'ospedale unico baricentrico. A meno di tre ore dall'incontro sulla sanità con il governatore Alberto Cirio, la presa di posizione contro l'ipotesi di delocalizzare (se mai si farà) il nuovo nosocomio provinciale in alta Ossola, è giunta da Verbania. Nella sala giunta di Palazzo di Città, alla presenza del sindaco verbanese Silvia Marchionini cinque associazioni di categoria hanno sottoscritto il documento il cui titolo è: “Un nuovo Ospedale baricentrico” e che verrà consegnato oggi al presidente del Piemonte. Le firme in calce sono quelle dei rappresentanti di Unione industriale, Federalberghi, Cia, Confesercenti e Confartigianato. “La scelta di un nuovo ospedale in area baricentrica è una volontà espressa, non solo dalla maggior parte dei Sindaci della conferenza Asl del Vco, ma anche una indicazione emersa dalle principali categorie economiche e sociali del territorio in questi anni”, si legge nel documento, che parla di “una sola struttura di qualità” come “scelta giusta per non avere peregrinazioni di malati e personale tra Verbania e Domodossola, per avere meno disagi e disservizi, tempi diagnostici più rapidi, minori costi e una qualità di prestazioni sanitarie erogate nettamente superiore”. “Una scelta anche per evitare il problema della migrazione sanitaria verso altre Asl regionali, ma soprattutto lombarde”, cui si deve accompagnare il potenziamento delle attività non ospedaliere. “Un nuovo ospedale che deve essere ubicato necessariamente in un’area baricentrica della nostra provincia che comprende in pochi chilometri l’85% della popolazione del Vco, l’80/90% della popolazione turistica e degli insediamenti produttivi (incrementando e potenziando il servizio di 118 per i territori più distanti e periferici) – conclude la nota –. Altre scelte sarebbero incomprensibili e riaprirebbero una guerra tra territori senza senso”.