VERBANIA – 28.10.2019 – “Le parole volano,
gli scritti restano e sono pietre indelebili e i cittadini se le ricordano!”. È un contrattacco in piena regola, aperto e diretto come le accuse ricevute ieri, quello di Giandomenico Albertella ad Alberto Preioni. La sollevazione contro il piano di edilizia sanitaria del Vco (ospedale nuovo a Domo, Verbania succursale declassata) è costata all'ex sindaco di Cannobio ed esponente del centrodestra alle ultime elezioni municipali verbanesi, una dura reprimenda del capogruppo leghista a Palazzo Lascaris. “Invito Preioni a riascoltare le sue interviste, i video pubblicati in campagna elettorale, ma innanzitutto il programma elettorale per Verbania sottoscritto anche dalla Lega ed il materiale distribuito ai verbanesi, per individuare chi ha cambiato opinione”, replica Albertella: “Il neoconsigliere regionale, nel giugno scorso eletto da pochi giorni, aveva sposato la tesi della 'privatizzazione' del Castelli, se non che dopo due giorni, eccolo al mio fianco per dichiarare che il 'Castelli non solo resterà pubblico, ma sarà potenziato e il Dea sarà mantenuto'. Oggi nell'espletamento del suo mandato sostiene che il Castelli sarà declassato a ospedale territoriale, il Dea di Verbania sostituito da un pronto soccorso e il nuovo ospedale si farà a Domodossola con Dea di primo livello”.
Nell'invitare l'esponente del Carroccio a “mantenere gli impegni presi!”, il contrattacco di Albertella entra anche nel merito dei rapporti politici. “Non avendo argomenti oggettivi per sostenere e motivare (…) la scelta della Regione non gli resta che utilizzare slogan, insulti, discredito e alimentare divisione e odio. Caro Preioni, oggi chi è alla ricerca di poltrone si avvicina alla Lega, e probabilmente avete la coda, io al contrario mi sono allontanato. Le sue parole mi convincono ancor di più della bontà della scelta fatta, insieme alla lista civica che mi ha sostenuto, di accettare il ruolo di presidente del consiglio comunale, per marcare in modo evidente il solco che ci divide da lei e da qualche suo amico. L’abbiamo forse capito tardi ma i cittadini verbanesi, con grande lungimiranza, lo hanno capito prima di noi!”.
Nella foto, da sinistra: Alberto Preioni, Giandomenico Albertella, Alberto Cirio e Mirella Cristina