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ospedale sala operatoria

DOMODOSSOLA - 29-10-2019 - Con la mobilitazione

del Verbano perché la Regione cambi idea sul nuovo ospedale a Domodossola e il depotenziamento del nosocomio di Pallanza, il comitato "Insieme per un dono" che storicamente ha fatto della difesa dell'ospedale domese la sua bandiera, invita i sindaci ossolani a non dividersi e a difendere la scelta della Regione.

"Il progetto di ristrutturazione dell’organizzazione sanitaria del VCO presentato dalla Regione Piemonte ha scatenato una serie di polemiche e considerazioni che non fanno altro che confermare l’assoluta divisione storica, territoriale e culturale di questo territorio.
Il progetto Ospedale unico baricentrico di Ornavasso collina è miseramente fallito e questo è un dato inconfutabile. Abbiamo perso altri 5 anni e il risultato è che in questo momento abbiamo due DEA di primo livello ormai gestiti da medici consulenti di cooperative esterne con costi altissimi non solo in termini economici ma anche di qualità e sicurezza della salute.  
Abbiamo due mezzi ospedali continuamente in affanno sia per problematiche strutturali sia per la carenza assoluta di personale (anche qui compensato dall’arrivo di consulenti esterni per la gestione delle reperibilità) che sta portando al rischio di chiusura di alcuni reparti con concorsi andati deserti e nessuna prospettiva di sviluppo.
Ora e solo ora che la Regione decide, visto l’assoluta incapacità del territorio di farlo, e individua la piana dell’Ossola come sede ideale di un nuovo nosocomio ecco che vengono fuori fantomatici appelli all’unione del territorio, alla necessità di scelte condivise e che tengano conto delle esigenze di tutti affinché non ci siano cittadini di serie A e di serie B.
Vengono fuori aree alternative pseudo baricentriche assolutamente a sud della provincia (neanche più in Ossola quindi!) per costruire il nuovo ospedale unico che prevedrebbe ricordiamoci sempre e comunque la chiusura del Castelli e del S. Biagio.
Il sindaco di Verbania evoca diritti di supremazia territoriale legati al fatto di essere sede di capoluogo, di afflussi turistici mirabolanti che in realtà leggendo i dati degli afflussi DEA di Domodossola e Verbania non sembrano essere così significativi.
Siamo di fronte all’eterna lotta questa volta a parti invertite di Verbania che reclama unità del territorio solo ora che non è la protagonista delle scelte strategiche della Regione.
Sentiamo dichiarazioni come se ci fosse un Ossola senza diritti, senza dignità di territorio, decentrata, isolata e per questo non degna e meritevole di avere delle aspettative.

Insieme per un dono ha totale fiducia in tutti i sindaci ossolani e li esorta a rimanere compatti e uniti nel sostenere con forza questa scelta della regione Piemonte. Invitiamo tutti a  lasciar perdere interessi di partito, di schieramento politico, di opportunità personale sicuri che questo è un passaggio fondamentale per la nostra collettività e che mai come in questo momento è necessaria l’assoluta coesione e unione dei sindaci e dei rappresentanti di tutte le associazioni pubbliche e private, civili, economiche, colturali e del modo del volontariato per perseguire l’obiettivo dell’ospedale nuovo sulla piana dell’Ossola".