DOMODOSSOLA- 06-11-2015- La situazione economica in Ossola, specie a Domo,
è migliore che in altre parti del Vco per varie cause, che il movimento Una descrive in un comunicato stampa non mancando di criticare le istituzioni che non forniscono altri dati, come quelli degli sfratti a privati ed aziende, che a dire dell'Una sarebbero arrivati anche ad otto al giorno: “Sulla notizia che a Domodossola vi sia una seppur lieve crescita reale delle attività commerciali in controtendenza rispetto alle altre realtà del Vco, come pure su qualche post che tenta di additare presunti corvi che vedono molto problematica la situazione nel Vco e le difficoltà di commercianti, ma anche di artigiani e imprenditori, desideriamo esprimere il nostro parere- scrivono Doris Tartari e Mario gesù dell'Una- non crediamo che le responsabilità di tale situazione negativa complessiva sia ascrivibile, se non in minima parte, alle amministrazioni locali, come anche i risultati positivi di cui la politica cerca di accaparrarsi il merito. A Domodossola la situazione. che è in leggera controtendenza, è ascrivibile a quattro cause importanti, l'accesso di molti compratori del vicino cantone Vallese, particolarmente nella giornata di sabato e nei giorni festivi della Confederazione, la presenza di frontalieri residenti a Domodossola e nel circondario, che nel Vallese hanno trovato lavoro come anche nel cantone Ticino. Verso quest'ultimo come in molte altre realtà del Vco, l''accesso giornaliero di un notevole numero di utenti all'Ospedale San Biagio per visite ed esami diagnostici. Spariranno senza ospedale, un congruo numero di pensionati con una discreta pensione, come ex ferrovieri, doganieri, finanzieri, professori ed altre categorie che hanno lavorato in tali settori a Domodossola per anni. Si assottiglieranno nel tempo. Si pensi se questi elementi positivi si ridurranno nel tempo o cambieranno, com'è inevitabile, mentre l'occupazione giovanile è sostanzialmente inesistente e commercianti e artigiani annaspano nelle difficoltà, non soltanto per la crisi, ma anche per il credito negato dalle banche alla loro attività ordinaria tra clienti e fornitori. Purtroppo vi sono anche altri indicatori molto negativi per il territorio dell'Ossola Verbano e Cusio. Portiamo ad esempio i tantissimi sfratti di privati e commercianti nel vergognoso disinteresse da parte delle istituzioni locali. Indicatori che non vengono resi noti, tra i quali, appunto, il numero di sfratti dovuti a morosità varie e che, negli ultimi mesi dell'anno in corso sono aumentati in modo preoccupante, toccando una punta superiore agli otto sfratti per giornata lavorativa. La causa l'impossibilità del pagamento delle ultime rate di un mutuo e, a volte, solo per spese irrisorie come quelle condominiali, indice delle difficoltà aziendali e delle famiglie, avviano procedure esiziali. Non sappiamo a chi fosse rivolto l'appellativo di corvi da parte di un noto personaggio importante, certamente non lo siamo noi che indichiamo vie di uscita credibili per gli abitanti del nostro territorio. Notiamo, invece, molti avvoltoi che "lucrano" sulle disgrazie del territorio. Riteniamo che nell'ambito di linee programmatiche generali che esprimeremo presto, occorrerà costruirle a partire da Domodossola con il confronto delle categorie e con iniziative specifiche”.