BAVENO – 09.11.2015 – La medaglia gliel’ha portata a casa
il sindaco. Da donna a donna, Maria Rosa Gnocchi ha consegnato a Liliana Fossati il riconoscimento per l’impegno assolto, come staffetta partigiana, nella lotta di Liberazione. Oggi anziana signora che vive serenamente la terza età nella sua casa di Baveno, Liliana non ha potuto fisicamente raggiungere la prefettura e ritirare la medaglia d’oro alla Resistenza assegnatale. Ma il primo cittadino non ha voluto dimenticarla e il giorno seguente le ha fatto visita a casa.
La signora Fossati dopo l’8 settembre del ’43 si prese l’incarico di trasmettere le informazioni da Milano a Gignese, agendo da staffetta al servizio del comandante partigiano Renato Boeri, che guidava la divisione Stefanoni, formata da partigiani “bianchi” cattolici. Il vice di Boeri era Tino Vimercati, l’uomo per il quale il cuore della signora batteva e che, dopo la guerra, divenne suo marito. Di questa storia e di quelle vicende del tempo Liliana ha parlato con il sindaco Gnocchi, ricordando l’incontro con Ferruccio Parri e la visita al carcere di Pavia a uno zio – per qualche tempo compagno di cella di Sandro Pertini – che per la sua avversione al fascismo fu internato e non fece più ritorno a casa: “Ho visto tante cose terribili – ha raccontato –, ma non ho mai avuto paura. Mai!".