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VERBANIA - 29-07-2020 -- Il colpevole del furto

era stato scoperto in pochi minuti, ma i soldi sottratti, che se avesse restituito gli avrebbero evitato la denuncia, si sono volatilizzati altrettanto velocemente. E, così, è finito in Tribunale ed è stato condannato. Sei mesi e 200 euro di multa è la pena inflitta al 46enne domese che il 4 ottobre del 2018 arraffò la borsa della titolare di un’attività in via Briona dall’auto lasciata aperta mentre effettuava una consegna in negozio. Lui, volto assai noto in città per essere tossicodipendente con precedenti per reati di microcriminalità connessi alla droga, allora viveva di stenti, rubando quando poteva. Lo fece anche quel giorno, approfittando dell’occasione. La derubata, accortasi dell’accaduto risalendo in auto, percorse i pochi metri che separano via Briona dal comando della polizia municipale dove gli agenti, visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza, videro tutto e riconobbero il soggetto. Mentre il giorno stesso la borsa venne ritrovata nelle vicinanze del centro, priva del solo portafogli, l’indomani lo stesso venne rinvenuto nel cortile delle scuole superiori Einaudi. La proprietaria riebbe cellulare, carte di credito (nel frattempo bloccati) e documenti, ma non i 400 euro che conteneva. Li chiese direttamente al ladro, nell’incontro che ebbe in polizia, ma lui disse di averli spesi tutti.