VERBANIA - 29-07-2020 -- Ai venti mesi di condanna
ricevuti nel 2018, ora se ne aggiungono altri nove. S’allunga il “conto” della giustizia italiana per Lucian George Corbea, il 24enne romeno che nel 2017 imperversò tra le baite della Val Agarina, scassinandole e razziandole. In quell’inverno di tre anni fa, agli oltre 1.800 metri degli innevati alpeggi circostanti il lago di Matogno, qualcuno depredava i rustici e viveva di ciò che rubacchiava. La voce s’era sparsa tra i proprietari delle seconde case ma intervenire in un luogo raggiungibile solo a piedi e in qualche ora era impossibile. Erano stati poi i carabinieri della stazione di Crevoladossola a fermare quel giovane, una sorta -così è stato ribattezzato per lo stile di vita scelto- di Rambo, finito a processo una prima volta per furti e danneggiamenti ma, soprattutto, perché trovato in possesso di due pistole non registrate. Alla condanna a un anno e otto mesi, ne ha aggiunta l’altro ieri una seconda a nove mesi per un altro episodio avvenuto quell’inverno quando, coltello in mano, uscì da sotto il letto in cui si era nascosto minacciando le persone che l’avevano scoperto dopo l’ennesima razzia.