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immovilli cc lascia aula
VERBANIA – 11.01.2016 – Avviso di sfratto.

È quello che la maggioranza del Consiglio comunale (17 voti favorevoli, 10 contrari) ha recapitato poco prima della mezzanotte di lunedì 11 al consigliere Michael Immovilli che, dichiarato incompatibile con l’incarico perché come presidente della società di calcio Victor Intra in lite pendente col Comune (attende una sentenza del Tar sul ricorso per la gestione dei campi di calcio per il quale ha già ottenuto la sospensiva), ha 10 giorni per rimuovere l’incompatibilità, pena la decadenza.

Il dibattito è stato lungo, a tratti con toni accesi, e ha visto netta la contrapposizione tra i favorevoli all’incompatibilità (la maggioranza più Mirella Cristina di Forza Italia) e contrari (tutta la minoranza). Cancellati i dubbi che avevano lacerato la maggioranza nell’ultimo Consiglio il Pd, come previsto, ha ritrovato compattezza anche se – come ha fatto notare il consigliere di Ncd Damiano Colombo alludendo a un certo malessere – non sono intervenuti nel dibattito il segretario del partito Riccardo Brezza e il capogruppo Davide Lo Duca. Anche se il parere dell’avvocatura comunale era molto vago e aperto, così come quello interpretativo proposto, su esplicita richiesta, dal segretario generale Agata Papiri.

Per l’incompatibilità ma solo “perché non si può accertare pienamente la compatibilità” s’è schierato Alessandro Papini del Pd. Convinto il sì di Filippo Marinoni (Con Silvia per Verbania) e di Mirella Cristina (compagna di partito di Immovilli), che è andata oltre affermando che le eventuali dimissioni di Immovilli non ne rimuoverebbero l’incompatibilità perché pur sempre membro di un’associazione in cui tutti i soci hanno un potenziale conflitto di interessi. Questa posizione ha fatto sobbalzare dalla sedia Carlo Bava dei CittadiniConVoi: “se fosse così si aprirebbero crepe nel sistema”, ha detto sapendo che esistono diversi casi di membri di associazioni che hanno a che fare con il Comune.

I contrari all’incompatibilità hanno attaccato la maggioranza di agire con un fine politico per tacitare Immovilli e hanno rimarcato che, a loro dire, non sussitono i motivi per procedere. “Il parere legale dell’avvocatura non ha costrutto e sostanza”, ha detto Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita. “Abbiamo pareri legali sulla compatbilità”, ha aggiunto Roberto Campana del M5S. “Nessun intervento della maggioranza mi ha convinto”, ha ribadito Parachini.

Qualche parola di troppo è volata quando Renato Brignone (Sinistra & Ambiente) ha alluso a ben altre incompatibilità in Consiglio e giunta. Attimi di tensione s’erano già a inizio seduta, quando Immovilli, fortemente sollecitato dal presidente Marco Bonzanini a lasciare l’aula e non partecipare al voto in quanto parte in causa e ai sensi di legge, s’è rifiutato. Solo dopo una sospensione di cinque minuti e solo su richiesta del collega di minoranza Marco Parachini, il consigliere ha lasciato il banco.