1

ospedale5 copia

VCO - 20-05-2021 - Vogliono dividere il territorio raccontando falsità. E' l'intento che, in sintesi, la Lega del VCO attribuisce ai Comitati che sabato 24 terranno il presidio davanti al Castelli in difesa dell'ospedale verbanese che vedono "minacciato" da quel piano redatto dall'Istituto di ricerche della Regione che "ristruttura" il nosocomio con un deciso ridimensionamento della volumetria e la creazione di un ospedale da 150 posti letto che affiancherebbe quello di Domo (250 posti) e il Coq di Omegna.

“L’appuntamento organizzato dai due comitati rappresenta un pessimo esempio di gestione del dibattito sul riordino della sanità provinciale - si legge nel comunicato della Lega -, emerge infatti che gli interessi dei singoli vengono anteposti a quelli della collettività. Dispiace che in totale malafede i promotori accusino i tecnici dell'istituto di ricerche socio economiche della Regione Piemonte di aver taroccato i dati a favore di questo o di quel pensiero politico. E sempre in malafede viene scritto, tra l’altro, che il Castelli sarà ridimensionato, cosa falsa, e che sarà impossibile nascere a Verbania, altra falsità. Una serie di bugie che non trovano giustificazione se non nella volontà di spaccare il Vco e creare disordine. Chi manipola i dati non è certamente la Lega Salvini, ma sono questi improvvisati difensori del presidio verbanese".
La Lega rimarca che le stesse persone che difendono il Castelli sono le stesse che pochi anni fa volevano chiudere l’ospedale di Verbania a favore di un plesso unico a Ornavasso "la realtà è che lo studio Ires prevede il mantenimento del Dea del Castelli e che i posti letti rimangono gli attuali 125, la realtà è che abbiamo recepito la proposta di molti sindaci del Verbano che ci hanno chiesto un polo specialistico cardiologico. La realtà, infine, è l’aumento previsto del numero di medicalizzate e tanta medicina territoriale, con l’apertura di nuove case della salute nelle aree periferiche, sul modello vincente di Cannobio", aggiunge la Lega.