VERBANIA - 23-05-2021 -- Semplici cittadini ma anche sindaci con la fascia tricolore ed esponenti politici. In tanti hanno risposto ieri all’appello del Comitato difesa Castelli che, per la seconda volta in poche settimane, ha radunato di fronte al nosocomio di Pallanza le persone chiamate a difenderlo dai progetti di riorganizzazione della sanità provinciale proposti dalla Regione.
Era l’ottobre del 2019 quando il governatore Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi al Tecnoparco presentarono la proposta di costruire un nuovo ospedale alle porte di Domodossola, cancellando il San Biagio e declassando il Castelli a una sorta di succursale. Ci fu una vera e propria rivolta e già in quell’incontro, caratterizzato da forti tensioni, nacquero due schieramenti contrapposti.
Poi è arrivata la pandemia e la riforma sanitaria è forzatamente sparita dal dibattito pubblico per lasciar spazio all’emergenza. Ora se ne torna a parlare perché la Regione, a fine aprile, ha presentato la bozza di un nuovo piano, realizzato dall’istituto di statistica regionale, che rilancia quell’ipotesi. Chi governa in Regione, soprattutto la Lega, sostiene che la nuova versione del piano salva il Castelli e il Dea, una tesi sulla quale ha recuperato parte del consenso che aveva perso all’interno del centrodestra.
Sul versante opposto c’è il comitato che ha nell’ex assessore Laura Sau e nel consigliere comunale e medico Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi i portavoce della protesta.
Ieri davanti all’ingresso del Castelli sono intervenuti insieme al sindaco di Verbania Silvia Marchionini, che ha sferrato un attacco diretto al Carroccio, accusato di tutelare l’Ossola a discapito dei numeri per ragioni elettorali, perché “a Verbania non vince le elezioni”.
Tra gli intervenuti anche il sindaco di Vignone, e membro della Rappresentanza dell’Asl, Giacomo Archetti. Era presente anche Stresa, con i rappresentanti dei due gruppi di minoranza: l’ex sindaco Giuseppe Bottini e Andrea Fasola Ardizzoia, che ha rinfacciato al sindaco Marcella Severino di essersi rimangiata la posizione di difesa del Castelli: “Stresa ha una popolazione con molti over 65 e tanti turisti e non può avere un ospedale a Domodossola”.