VERBANIA - 24-05-2021 -- Un cavo tranciato e il mancato (o parziale) funzionamento del freno d’emergenza. Sono queste, per ragioni che le indagini dovranno chiarire, le concause che hanno provocato la tragedia del Mottarone.
La cabina che, precipitando nel vuoto, s’è portata via le vite di 14 persone -e un’altra, un bambino di sei anni, lotta per la vita- s’è schiantata all’altezza dell’ultimo pilone della funivia, dove ha scarrocciato. È stato, questo, l’ultimo atto di un incidente iniziato pochi secondi prima quando con un cavo s’è tranciato. Uno dei cosiddetti traenti, quelli cioè che fanno muovere la coppia di cabine (perché, mentre una sale, l’altra scende ed entrambe sono mosse dal medesimo motore) da una stazione all’altra, ha ceduto. Le due cabine non sono precipitate perché il cavo cosiddetto portante, quello su cui sono poggiate e lungo il quale scorrono, non ha avuto danni. Tuttavia, senza trazione, sono rimaste in balia della forza di gravità, e hanno preso a scivolare verso valle. In questi casi, che possono accadere, è previsto che scatti un freno idraulico d’emergenza che blocchi la cabina al cavo portante. Freno che non s’è azionato o che -altro fatto da accertare- l'ha fatto parzialmente o che, comunque, non è riuscito a immobilizzarla prima che arrivasse al pilone, cioè nel punto in cui è fuoriuscita dalle guide, cadendo nel vuoto.