VERBANIA - 08-07-2021 -- Non hanno negato la paternità di quei post, né il contenuto, ma si sono difesi dicendo che non erano rivolti a lei. Sale il “conto” del risarcimento che un uomo e una donna ossolani devono pagare a Giovanna Zavettieri, avvocato domese e parte offesa di un procedimento penale per diffamazione aggravata che, dopo una prima sentenza a lei favorevole del Tribunale di Verbania, è stato confermato dalla Corte d’Appello.
Affetta da acondroplasia, il termine scientifico del nanismo, Zavettieri aveva avuto, per ragioni professionali, attriti con due dipendenti di un negozio d’abbigliamento domese in seguito ai quali avevano pubblicato su Facebook, nel 2013, alcuni commenti molto pesanti su una persona nana, rimasti on-line per parecchi mesi.
Sentendosi diffamata, l’avvocato sporse denuncia e la Procura mandò a giudizio i due che, davanti al giudice Raffaella Zappatini, nel 2016 furono condannati a un anno ciascuno e a un rilevante risarcimento, non solo alla diretta interessata, ma anche alle tre associazioni che s’erano costituite in tutela di tutti i soggetti deboli discriminati per la loro disabilità: Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), Aisac (Associazione per l’informazione e lo studio dell’acondroplasia) e l’associazione “Acondroplasia insieme per crescere”. Alla prima il giudice aveva riconosciuto una provvisionale di 10.000 euro, agli enti una di 9.000 euro ciascuno, oltre alle spese legali.
La Corte d’Appello s’è recentemente espressa confermando la sentenza verbanese e rigettando la tesi della difesa: i post “si contraddistinguono per il riferimento costante al ‘nanismo’ della persona destinataria delle frasi di scherno, ovvero a una malattia rara, caratterizzata genericamente da ‘bassa statura’, che interessa un numero assai limitato di persone nell’intero territorio nazionale e a maggior ragione nel contesto territoriale di riferimento dei due appellanti e della persona offesa”. Nel confermare pene e risarcimenti, i giudici di secondo grado hanno addebitato agli imputati anche le ulteriori spese legali.