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tribunale 15

VERBANIA - 10-07-2021 -- Alla fine il conto l’ha pagato la Procura, che ha sborsato 1.140 euro (più Iva) per il mese di “soggiorno obbligato” che gli animali hanno avuto al canile di Verbania. Si chiude con l’addebito all’ente che illegittimamente aveva confermato il sequestro la vicenda dei tre cani che, sabato 27 febbraio, erano stati sottratti a un 85enne del Vergante perché -si sosteneva- erano tenuti in cattive condizioni (cucce fatiscenti e senza luce, catene troppo corte) nel terreno di pertinenza d’una cascina non distante dalla sua abitazione. A contestargli il fatto, disponendo il sequestro probatorio, erano state le Guardie Eco-zoofile volontarie dell’associazione Oipa Italia, che avevano fatto prelevare i cani e li avevano affidati alla struttura convenzionata, il canile municipale verbanese. Successivamente il pubblico ministero aveva confermato il sequestro, contro il quale l’anziano proprietario aveva presentato ricorso. Il collegio del Tribunale del Riesame aveva dichiarato nullo il sequestro perché privo di motivazione, disponendo che i cani tornassero al legittimo proprietario.

Così era avvenuto a inizio aprile, un mese circa dopo i fatti. Nelle settimane successive il comune di Verbania ha scritto al proprietario presentandogli il conto di un mese di custodia dei tre animali. Il proprietario ha risposto che nulla era dovuto poiché il sequestro era stato dichiarato illegittimo. A quel punto la richiesta è stata spedita a Palazzo di Giustizia e, in aprile, la Procura ha provveduto a liquidare i 1.140 euro, più Iva.