
La gigafactory italiana di Stellantis (cioè il grande impianto per la produzione di batterie a ioni di litio per auto elettriche ) sarà realizzata a Termoli e non a Torino. Il fatto che uno dei grandi stabilimenti di Stellantis fosse realizzato in Italia non era scontato. Questo va detto per onestà intellettuale. Dunque, il governo Draghi un risultato su questo fronte lo ha raggiunto (peraltro abbiamo a che fare con un'azienda privata e scelte di questo tipo non si possono imporre).
Il fatto è che lo stabilimento sarebbe stata Torino. Ciò per la naturale vocazione della città, considerata la capitale dell'automotive e della ricerca ad essa applicata. Le Istituzioni si sentono tradite ed hanno reagito mandando un messaggio di unità. Concordo con la necessità di una mobilitazione ed anche con l’approccio il più possibile unitario. Su questi temi sarebbe veramente bello fare squadra abbandonando la partigianeria politica. Sulle mosse da fare forse non tutti la vedono esattamente allo stesso modo. Penso che andare a protestare per la decisione di realizzare lo stabilimento a Termoli serva a poco. La logica del ”togli il pane ai lavoratori di Termoli per darlo a quelli di Torino” è imbarazzante e non mi piace. Il discorso è un altro. Perché è così difficile creare posti di lavoro anche in una realtà con una grande vocazione ed una grande specializzazione industriale come Torino? Al Governo bisogna chiedere sgravi fiscali ed una vera programmazione industriale per gestire il dopo Covid. Torino, per esempio, deve essere indicata come la città di riferimento per la ricerca applicata all’ automotive ed in questo senso va pensato un pacchetto di incentivi ad hoc per favorire gli insediamenti produttivi. Bisogna ripartire dall’idea dei distretti industriali ed essere propositivi. Il Presidente Cirio ha la possibilità di mettere insieme un pacchetto di idee e di proposte e poi chiedere al Governo di discuterle . Draghi deve ascoltare il Piemonte .
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota