VERBANIA - 11-07-2021 -- Non prese parte alla truffa dei prodotti estetici. Accusata di essere stata complice del marito Paolo Acco, che per il reato di truffa aggravata ha patteggiato un anno e due mesi, Madalina Sirlincan è stata assolta. Il Tribunale di Verbania non l’ha ritenuta colpevole (il pm Gianluca Periani aveva chiesto la condanna a 8 mesi) di aver concorso con l’agente di commercio bavenese e con Remigio Amira -il suo supervisore ritenuto presunto complice- nella sottrazione con l’inganno di costosi prodotti di bellezza all’azienda e ai suoi clienti.
L’indagine della Procura di Verbania aveva permesso di scoprire che alla società distributrice italiana del marchio Filorga -filler antirughe destinati a medici e farmacie- erano stati trasmessi ordini fasulli, disposti all’insaputa dei destinatari. I quali, una volta ricevuta la merce, indotti a ritenere la consegna errata, s’erano rivolti all’agente di commercio che aveva ritirato i prodotti, trattenendoli. E che, incassando peraltro le provvigioni come se le commesse fossero state regolari, li aveva venduti, anche all’esterno e on-line con la collaborazione di Andrea Peretto, anch’egli tratto a giudizio.
Definite le posizioni di Acco e Sirlincan, il primo col patteggiamento e la seconda con l’assoluzione giunta nel processo con rito abbreviato, restano aperte quelle di Amira e Peretto, che hanno optato per il dibattimento.