VERBANIA - 14-07-2021 – Con il maltempo di queste giornate e l'innalzamento repentino del lago Maggiore, torna in primo piano l'eterna lotta dei sindaci costieri per la gestione dei livelli. L'erodersi delle spiagge in piena stagione turistica e i danni alle strutture determinati da livelli troppo alti spingono i sindaci di Verbania e Baveno a chiedere l'intervento della Regione. Superando quota 172 centimetri (a Sesto Calende), il lago Maggiore stamattina ha superato i livelli massimi del periodo, ovvero la quota di 151 cm toccata il 14 luglio del lontano 1960 e che sino ad oggi rappresentava il massimo odierno per il periodo dal 1942 al 2020. Nel giro di 24 ore (dalle 8 di ieri alle 8 di oggi) il lago ha recuperato 44 centimetri. Un'enormità.
"Perché non hanno aperto velocemente nelle scorse ore gli sbarramenti mobili della Miorina? - scrivono Marchionini e Monti in un comunicato congiunto - Si doveva intervenire subito aumentando il deflusso delle acque del lago Maggiore. Non dopo quando c’è il rischio di allagamenti e di danni alle strutture pubbliche e private (porti, spiagge ecc.). Qui non c’entra preservare i livelli per avere l’acqua per l’agricoltura ma avere acqua nel lago per far funzionare le centraline elettriche costruite sui canali di irrigazione.
Per almeno tre giorni i fiumi saranno ancora in piena per cui si potranno richiudere le paratie della Miorina per avere i livelli del lago come previsti in tutta sicurezza, senza danni alle strutture e preservando le spiagge per i turisti.
Questa è una battaglia che non può continuare a vedere la Regione Piemonte assente abbandonando gli enti locali e gli operatori economici del lago Maggiore".