VERBANIA - 15-07-2021 -- Truffa aggravata, falso materiale e ideologico in concorso. A due anni di distanza dal mancato evento sono questi i reati contestati alle tre persone coinvolte nello street food “fantasma” del 2019. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Gianluca Periani e condotte dalla sezione di pg dei carabinieri hanno portato la Procura a chiedere il rinvio a giudizio di Tamara Toni, Paolo Artoni e Giuseppe Di Giacinto. La prima, 42enne originaria della provincia di Reggio Emilia, è l’ideatrice di “Sapori e shopping sul lago” - così era stato presentato l’evento in programma tra il 14 e il 25 agosto 2019 nell’area dell’ex PalaBpi di piazza Fratelli Bandiera. Erano annunciati una dozzina di truck dello street food che, provenienti da tutta Italia, avrebbero venduto i loro prodotti enogastronomici accanto a spettacoli, musica ed esibizioni artistico-sportive. Di Giacinto, 62 anni, della provincia di Teramo, avrebbe concorso con lei nella truffa, consistita nell’intascare 7.600 euro come caparra dai titolari delle bancarelle dello street food, ai quali era stata mostrata una falsa autorizzazione all’evento originariamente previsto a Villa Maioni, nel parco della biblioteca, e presentato sotto un altro nome: “Verbania magia e benessere”. Il falso è attribuito alla stessa Toni e a Paolo Artoni, 51 anni, anch’egli emiliano.
Il 14 agosto, giorno in cui la manifestazioni avrebbe dovuto prendere il via, piazza Fratelli Bandiera era spoglia. Mancavano impianti, palco, tavoli e sedie e, soprattutto, non c’era alcuna autorizzazione rilasciata dal Comune. La polizia municipale, chiamata dagli ambulanti che s’erano resi conto d’essere stati raggirati, aveva raccolto le prime denunce. Gli approfondimenti hanno portato alla luce lo stratagemma del falso e il fatto che l’evento era stato spostato.