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TORINO - 21-07-2021 - Il Tar del Piemonte ha confermato l'aggiudicazione delle gare di appalto alle imprese vincitrici del bando di SCR (la società di committente regionale) relativamente alle pulizie e sanificazione degli ospedali. L’aggiudicazione delle gara era stata fortemente contestata dalle aziende escluse e aveva prodotto numerosi ricorsi al Tar, il quale però aveva deciso di non sospendere i risultati della gara, rimandando un suo pronunciamento a novembre. A questa decisione era stato opposto un ricorso al Consiglio di Stato che il 7 maggio si era pronunciato sospendendo la procedura di gara e rimandando il tutto al Tar con l’invito di anticipare l’udienza di merito. Cosa che è avvenuta, così il 23 giugno è arrivato il pronunciamento pubblicato poi nelle settimane successive.
In particolare fonte di contestazione da parte soprattutto dei sindacati era il lotto 5, quello relativo alle pulizie nelle aziende ospedaliere del Quadrante, aggiudicato alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % e che coinvolge circa 650 lavoratori del Quadrante su un totale di circa 3000 a livello regionale.
Un tale ribasso, giudicato eccessivo, si tema possa avere pesanti ripercussioni in termini occupazionali: "Avevamo chiesto un incontro urgente a SCR chiedendo di convocare Markas per avere delucidazioni e rassicurazioni – spiega Luca Trinchitella, segretario generale di Fisascat Cisl Piemonte Orientale, – ma non abbiamo mai ottenuto alcuna risposta. Chiedevamo in particolare di fare chiarezza sugli elenchi riguardanti le figure professionali operanti nell’appalto della provincia del VCO (27 con contratto Cooperative Sociali, invece delle 93 che operano con il Contratto Multiservizi/Pulizia), che SCR aveva indicato nel bando di gara, ma mai nessuna risposta è arrivata.
Poiché SCR è una società della Regione Piemonte, il 26 aprile scorso – prosegue Trinchitella - abbiamo voluto manifestare sotto la sede del Consiglio Regionale (foto), per invitare la Regione a verificare quanto avvenuto in sede di gara ed adoperarsi perché SCR una volta preso atto degli errori commessi, revocasse in autotutela l’aggiudicazione della gara inerente il lotto 5. Tutto ciò nella consapevolezza, che garantire tutele e diritti a tutti i lavoratori interessati, oltre che servizi adeguati e di qualità ai cittadini e agli operatori sanitari, specie in questa fase di pandemia, rientri nei normali compiti di un’Amministrazione Regionale”.

Il sindacato rimarca come vi siano differenze tra sanificare e pulire per evidenziare che risparmiare sulle pulizie ospedaliere, vuol dire risparmiare sulle attività di sanificazione, che rappresentano un terzo delle attività svolte negli appalti delle pulizie ospedaliere.
"Già nel lontano 2014, la FISASCAT aveva infatti lanciato l’allarme sul problema delle sanificazioni, dando risalto ad uno studio dell’università di Milano e Bergamo, che evidenziava come in Italia, a fronte della riduzione di spesa delle pulizie ospedaliere, corrispondeva un aumento delle infezioni contratte negli ospedali, che già prima della pandemia causavano oltre 7.000 morti all’anno.
La sentenza di oggi del TAR lascia purtroppo irrisolti i molti dubbi della FISASCAT su una vicenda controversa, che dovrà adesso trovare le opportune soluzioni, almeno per quanto di competenza sindacale, nell’ambito delle trattative inerenti i cambi di appalto, che verranno avviate come da procedure previste nel CCNL in applicazione", assicura la nota sindacale.