VCO - 05-01-2022 - Quali sono i mestieri e le professioni più richieste nel Vco in questo periodo? In particolare, quali sono gli sbocchi occupazionali che il nostro territorio offre ai giovani? La loro preparazione scolastica, i corsi di studi che hanno frequentato e i titoli di cui sono in possesso corrispondono alle richieste del mercato del lavoro? Quali sono i percorsi scolastici che offrono più possibilità di trovare un impiego in tempi ragionevoli? Per trovare risposta a queste domande occorre interpellare le istituzioni e le realtà associative che rappresentano il mondo del lavoro e della produzione a livello provinciale. È quello che intendiamo fare con quest’articolo ed altri che seguiranno. La prima fonte di informazioni preziose è uno studio realizzato periodicamente dalle Camere di commercio. Si chiama “Excelsior”, è un progetto avviato vent’anni fa da Unioncamere e dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, allo scopo di analizzare le dinamiche qualitative e quantitative della domanda di lavoro. La raccolta di dati avviene somministrando mensilmente alle imprese un questionario incentrato sulle previsioni di assunzioni per il trimestre successivo. L’ultimo questionario ha coinvolto 92mila imprese a livello nazionale ed ha fornito dati previsionali per il mese di dicembre e per il trimestre dicembre 2021 – febbraio 2022.
Per quanto riguarda il Vco, in questo periodo le imprese hanno previsto assunzioni per 2.950 nuovi dipendenti, con un netto aumento rispetto a un anno fa (+1.550 unità) ed anche a due anni fa (+760 ). Il 74% di queste possibili nuove assunzioni riguarderà il settore dei servizi: in particolare, i servizi di alloggio - ristorazione e turistici (24%), servizi alle imprese (19,9%), commercio (11,1%) e servizi alle persone (9,7 %). L’industria manifatturiera e le public utilities però assorbiranno un importante 26,4 % delle assunzioni previste; il settore costruzioni l’8,7 %. Se invece prendiamo in considerazione il tipo di figure professionali ricercate, si vede che il 33,1% delle richieste si orienterà verso professioni qualificate, sia nel commercio che nei servizi; il 21,1% verso conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili; il 14,2% coinvolgerà operai specializzati, il 9% professioni tecniche, l’8,2% impiegati, il 3,3% professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione. Non sono previste, nella nostra provincia, assunzioni di dirigenti.
Il dato che spicca di più, però, è un 11% di richieste per “professioni non qualificate”. A tal proposito, addirittura il 39% delle assunzioni previste nel mese di dicembre 2021 non prevede alcun titolo di studio; solo l’8% riguarda laureati, il 24% diplomati e il 27% persone dotate di qualifica professionale (quella che si ottiene alla fine del terzo anno degli istituti e corsi di formazione professionale). Un altro dato fa riflettere: il 38% delle imprese interpellate prevede di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, segno di un certo scollamento che permane tra mercato del lavoro e agenzie formative. Questo accade nel momento in cui, stando a quanto emerge dal sondaggio, le previsioni di assunzione riguardano per il 22% giovani al di sotto dei 30 anni, mentre il 64% delle possibili assunzioni si rivolgerà a persone che abbiano già accumulato esperienza professionale specifica o, quantomeno, vantino esperienza acquisita nello stesso settore produttivo.
Scendendo un po’ più nel dettaglio, tra le figure professionali più richieste figurano cuochi, camerieri e altri professionisti dei servizi turistici (140 richieste previste) e conduttori di mezzi di trasporto (110 richieste). Seguono a distanza operai metalmeccanici ed elettromeccanici (70), commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso (60) e personale non qualificato nei servizi di pulizia e alle persone (60).
È interessante dare un’occhiata alla tabella del rapporto Excelsior che esamina le richieste di personale in base alla loro difficoltà di reperimento. La tabella individua due possibili cause di tali difficoltà: la mancanza di candidati oppure la loro inadeguata preparazione. Tra le figure professionali difficili da trovare primeggiano i cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici, difficili da trovare nel 37,4% dei casi; nel 31,7% per mancanza di candidati, nel 2,9% per inadeguata preparazione. Seguono a ruota i conduttori di mezzi di trasporto, con un 23,4% di difficoltà a trovarli; nel 3,6% per mancanza di candidati e nel 19,8% per inadeguata preparazione. Quello che stupisce è che persino tra le professioni non qualificate si registra difficoltà di reperimento: nel 34% dei casi il personale non qualificato nei servizi di pulizia e alle persone è difficile da trovare; per mancanza di candidati nell’ 1,6% dei casi, per inadeguata preparazione nell’8,2%. Il rapporto Excelsior con le tabelle dettagliate si trova sul sito della Camera di commercio, all’indirizzo http://www.vb.camcom.it/Page/t04/view_html?idp=243 (ci si arriva scorrendo verso il basso la home page del sito http://www.vb.camcom.it fino alla voce “Indagine Excelsior: pubblicati i dati sui fabbisogni occupazionali”).
Subito sotto, si trova la “guida per l’orientamento allo studio e al lavoro in provincia di Verbania” approntata dalla Camera di commercio con il titolo “FAILASCELTAGIUSTA”. Anche qui si trovano previsioni sui fabbisogni occupazionali a livello nazionale per il periodo 2021 – 2025: previsioni che parlano di un ritorno alla crescita proprio dal 2022. Dal livello nazionale, la guida passa poi a descrivere con dovizia di dati la situazione del Vco, nel quale il 76% delle imprese indica la preferenza per un diploma o una qualifica professionale, il 14% richiede una laurea o un diploma di istruzione tecnica superiore (ITS). Solo per un decimo dei lavoratori non è necessaria una formazione specifica (addetti alle pulizie, inservienti, manovali …). Gli indirizzi di laurea più richiesti in provincia e, in generale, nel Piemonte sono quelli relativi a insegnamento e formazione (26,7%), economico (17,9 % ) e sanitario - paramedico ( 13% ). Con oltre il 5% delle richieste ci sono poi tre indirizzi tecnico-scientifici: Ingegneria industriale, Ingegneria civile ed architettura e Chimico farmaceutico. Fra i diplomati, Amministrazione, finanza e marketing è l’indirizzo più richiesto dalle imprese del Vco ( 32,5%); seguono gli indirizzi Turismo, Enogastronomia e ospitalità (14% ) e Meccanica, meccatronica ed energia (13,6%) Nel campo della formazione professionale i titoli di studio più richiesti sono Ristorazione (38,1%), Meccanico (16,3%), Servizi di vendita (12,9%). Intorno al 10% delle preferenze c’è inoltre l’indirizzo Edile, previsto in crescita grazie anche all’Ecobonus 110.
La guida, scaricabile in formato PDF all’indirizzo http://www.vb.camcom.it/Page/t06/view_html?idp=2246 si sofferma anche sulla difficoltà che le imprese del Vco incontrano nel reperire personale qualificato. Il settore che denuncia maggiore difficoltà è l’industria metallurgica e dei prodotti in metallo (41%). Dal punto di vista della numerosità delle entrate previste dalle imprese, le figure professionali più difficili da trovare sono quelle di tre settori dei servizi (Commercio, Servizi alle persone e Servizi alle imprese) con difficoltà di reperimento superiore alla media provinciale e entrate totali previste intorno ai 1.000 candidati. Il titolo di studio per il quale le imprese dichiarano la maggiore difficoltà nel trovare candidati è l’istruzione tecnica superiore (ITS: corsi di studio post – diploma, alternativi ai corsi di laurea universitari): oltre un terzo delle figure professionali cercate. Le qualifiche professionali più difficili da trovare in provincia (difficoltà superiore alla media, pari al 24,5%) riguardano gli indirizzi Elettrico e Riparazione dei veicoli a motore; se si analizzano congiuntamente difficoltà di reperimento e numero di figure richieste dalle imprese emerge l’indirizzo Meccanico con 520 entrate previste dalle imprese ed una difficoltà elevata nel trovare candidati (39,9% - 2 su 5), seguito dall’indirizzo Sistemi e servizi logistici (110 entrate e 38,1% di difficoltà). I diplomati in Elettronica ed elettrotecnica sono i candidati più difficili da reperire per le aziende della provincia (il 50%); i posti di lavoro però non sono numerosi. I diplomati che le imprese cercano maggiormente ma faticano a trovare sono quelli dell’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia, (38,9%). Le entrate più numerose di diplomati sono previste per l’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing (670) per il quale però la difficoltà di reperimento è inferiore alla media (1 candidato su 4). Gli ingegneri industriali sono i laureati che le imprese della provincia faticano maggiormente a trovare (45,8%). Seguono a breve distanza i laureati nell’indirizzo Sanitario e paramedico (39,4%) e nell’indirizzo Economico (37,3%).
Mauro Zuccari