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cavia labo

BERNA - 15-02-2022 -- Mai più pubblicità del tabacco in presenza di minori. L’ha deciso la Svizzera, che domenica s’è recata alle urne per quattro referendum. L’unico tra quelli approvati è stato, appunto, quello relativo alla pubblicità di sigarette e sigarette elettroniche, a favore del quale c’è stata una doppia maggioranza: il 56,6% assoluto dei sì e quella dei cantoni (15 su 26). Il nuovo testo prevede che i messaggi promozionali debbano essere indirizzati solo a soggetti maggiorenni, riducendo così l’attività all’invio di e-mail e messaggi personalizzati, togliendola dai luoghi pubblici.

Tutti bocciati gli altri referendum, a partire dal pacchetto da 151 milioni di franchi in favore dei media privati. L’affluenza generale è stata del 43,6%, i no hanno prevalso per il 54,6%. Bocciata nettamente anche la proposta di sgravare le aziende dall’imposta di bollo sull’emissione di nuovo capitale aziendale, contro la quale si sono espressi 25 cantoni su 26 (favorevole Zugo) e il 62,7% degli svizzeri. Ancor più netto il disaccordo sul quarto quesito referendario: l’abolizione di esperimenti sugli animali e sugli esseri umani, respinto dal 79% dei votanti. Era la quarta volta che la Svizzera, dal 1983, era chiamata a esprimersi sull’argomento e, ancora una volta, è passata la linea del consenso all’uso di cavie. In questo senso il Ticino è stato il cantone in cui minore è stato l’impatto dei no, fermatisi al 68,5%.