VERBANIA - 10-03-2022 -- L’arresto è stato convalidato dal gip, che ha riqualificato il reato al tentativo di un incendio doloso e che, respingendo la richiesta del pm che ne chiedeva la detenzione, l’ha rimesso in libertà con l’obbligo di presentarsi due volte la settimana dai carabinieri. Romeo Fornara, il 56enne di Trontano arrestato all’alba di domenica a Vogogna per aver dato fuoco alle sterpaglie a bordo strada mentre i carabinieri gli contestavano una guida in stato di ebbrezza, al magistrato non ha saputo dare una spiegazione a quel gesto, che riconduce allo stato confusionale dovuto all’ebbrezza.
Erano da poco passate le 7 quando, terminata la serata in una discoteca della zona, stava rientrando a Trontano da Vogogna al volante di una Ford Fiesta. Zigzagava e, in località Prata, ha attirato l’attenzione di una pattuglia del Radiomobile di Verbania, che l’ha fermato e l’ha sottoposto all’alcoltest. Alla prima misurazione aveva un tasso di 1,88 grammi per litro, alla seconda -un quarto d’ora dopo- era 1,81, comunque molto al di sopra del limite di massima punibilità penale stabilito dalla legge: 1,5.
I carabinieri hanno iniziato a predisporre i verbali per la denuncia, il ritiro della patente e il sequestro del mezzo mentre sul posto è sopraggiunto il carro-attrezzi. In quel momento il 56enne s’è allontanato dalla pattuglia di un centinaio di metri ed estraendo un accendino ha dato fuoco alle sterpaglie secche che hanno subito preso fuoco. Il rogo s’è propagato in fretta anche perché, nel frattempo, l’uomo ha provato a innescare altri focolai. Sono stati chiamati i vigili del fuoco che, accorsi con due mezzi, in quaranta minuti hanno spento le fiamme estese a un centinaio di metri quadrati.
L’arresto, che per l’incendio doloso è previsto come obbligatorio dal codice penale, è stato eseguito attorno alle 9 e Fornara è stato trasferito nella casa circondariale di Verbania dove, assistito dall’avvocato Alessandro Corletto, è stato poi ascoltato martedì dal gip Rosa Maria Fornelli. Che, allo stato attuale, pur riconoscendo che l’incendio ha interessato un’area boschiva (un’aggravante), l’ha ritenuto un tentativo.
Oltre all’incendio, dovrà rispondere della guida in stato di ebbrezza e dovrà pagare una sanzione amministrativa di 10.000 euro per il rogo innescato.