VERBANIA – 23.03.2016 – Nessuno spaccio, nessun reato penale.
S’è conclusa con un’assoluzione la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il verbanese Giuseppe Quattrocchi, processato perché, nel 2014, gli furono trovate sul balcone di casa quattro piante di marijuana alte due metri. Giunta alla Guardia di finanza l’informazione che in un appartamento del centro storico – il terrazzo è in una corte interna, non visibile dalla pubblica via – c’era una coltivazione di cannabis. I militari avevano avviato verifiche e scoperto la presenza delle piante, fotografandolo anche mentre le innaffiava. Da qui la denuncia e il processo, che ha avuto un “fuori programma” quando, durante un’udienza, uno dei testimoni ha accusato i finanzieri – ritrattando la volta successiva nel confronto con i militari – d’aver subito pressioni e coercizione. Quattrocchi, difeso dall’avvocato Monica Rossi, non ha negato la detenzione delle piante, né che le avesse piantate e curate amorevolmente. Ha spiegato però di non essere uno spacciatore ma di coltivarle per uso personale. Una tesi che il giudice Raffaella Zappatini ha fatto propria assolvendolo perché il fatto non sussiste. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 3 anni e 5.000 euro di multa.