VERBANIA - 28-09-2024 -- C’erano anche giovani e studenti, giovedì mattina, alla cerimonia a ricordo delle vittime dei bombardamenti che colpirono Verbania e il Lago Maggiore a fine settembre del 1944. Mentre la guerra ancora infuriava e gli Alleati stavano risalendo l’Italia, ci furono più incursioni ravvicinate di aerei e bombardieri, che fecero vittime a Verbania. Il battello Milano, partito da Laveno e diretto sull’altra sponda con a bordo civili, equipaggio e alcuni militari della Rsi, fu mitragliato e, a fuoco, andò alla deriva sino alla villa l’Eremitaggio di Pallanza, poco lontano dalla quale affondò. Le vittime ufficiali furono 26; più di quelle – tutti civili, compresi bambini – che rimasero sotto le macerie di un palazzo distrutto. Al “Cassinone”, nel casone in cui abitavano numerosi operai dei vicini stabilimenti industriali, persero la vita in 11.
Da qualche anno su questi ricordi e commemorazioni che in passato hanno diviso – l’affondamento del Milano, con la morte di soldati fascisti, è stato a lungo ricordato solo dalla destra, con le istituzioni assenti – s’è trovata unità di intenti e, su proposta del Comitato 10 Febbraio, le ricorrenze vengono celebrate congiuntamente.
La cerimonia di giovedì s’è tenuta sotto la tettoia del vecchio imbarcadero di Intra e ha visto presenti Provincia, Comune e associazioni combattentistiche. L’orazione ufficiale è stata tenuta da Giovanna Agosti, ex sindaco di Ghiffa ed ex consigliere comunale di Verbania.