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giunta vb 2019

VERBANIA - 29-09-2024 -- Sorprendente e inaccettabile. Sono questi gli aggettivi che gli ex assessori del Partito democratico della giunta Marchionini (Riccardo Brezza, Raffaele Allevi e Anna Bozzuto) utilizzano per il comportamento dei quattro ex colleghi – Patrich Rabaini, Marinella Franzetti, Giorgio Comoli e Roberto Brigatti – che, cessato il mandato con le elezioni di giugno, hanno chiesto gli “stipendi” arretrati degli ultimi due anni che, per via degli aumenti di legge delle indennità di carica varati a fine 2021 dal governo Draghi, non sono stati adeguati dall’Amministrazione in carica.

Quella che il sindaco Silvia Marchionini ha sempre detto essere scelta di sobrietà condivisa all’unanimità, è diventata un’interpretazione di norme burocratiche e leggi che i quattro, che potrebbero anche far causa all’ente, hanno fatto propria per reclamare quanto ritengono spetti loro. “dopo aver passato un’intera legislatura a ‘vantarsi’ di essere un’eccezione nel panorama italiano e aver rifiutato questi soldi” – dicono gli ex assessori dem. “L’argomento è stato anche sbandierato in campagna elettorale da Marchionini, che oggi se ne lava le mani nonostante a chiedere questi soldi sia proprio il candidato da lei sostenuto in campagna elettorale, Patrich Rabaini. Come ex assessori Pd avevamo condiviso la scelta dell’ex sindaca Marchionini di rifiutare l’aumento dell’indennità previsto per legge, rispedendolo al mittente (cioè lo Stato). Con una mossa passata inosservata però l’ex prima cittadina, insieme ai suoi assessori di fiducia, ha deciso di non procedere con il rifiuto di questi soldi per il 2023 e 2024: curiosa la ricostruzione secondo cui anche questo sarebbe colpa degli ex assessori Pd Brezza, Bozzuto e Allevi, poiché non parteciparono alle ultime riunioni di Giunta per evidente conflitto politico durante la campagna elettorale. Oggi scopriamo che la lettera protocollata con la quale si dice che la Giunta preferisce non decidere, è stata depositata dopo le elezioni, il 24 giugno. Una mossa scorretta e che vogliamo denunciare pubblicamente”.

Nella foto, la giunta Marchionini appena insediata nel 2019