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DOMODOSSOLA- 10-02-2017- Il Gruppo Consiliare del Pd domese

ha depositato una mozione per sollecitare l’ adesione all’ Associazione “Avviso Pubblico”, così come già fatto dai Comuni di Baveno e Verbania: “L’ impegno- spiegano dal Pd- è articolato su più livelli e si pone l’ obiettivo di organizzare e dare sostanza alla legalità sul territorio a tutela delle istituzioni democratiche.

Il pericolo di infiltrazioni mafiose e camorristiche è sempre presente in Ossola, pur non mostrando ad oggi manifestazioni eclatanti. La debolezza del tessuto economico ed il perdurare della crisi creano il terreno potenzialmente favorevole alle attività illecite di tipo mafioso e ciò richiede il rafforzamento della vigilanza da parte delle pubbliche amministrazioni. Già la precedente amministrazione aveva lavorato in questa direzione e, nell’ occasione, auspichiamo la convergenza delle forze politiche e civiche presenti in Consiglio”.

Ecco il testo della mozione:

  1. Al Presidente del Consiglio

  2. MOZIONE

  3. Adesione all'associazione fra Enti locali Avviso Pubblico

Il Consiglio Comunale

  1. PRESO ATTO che l'Associazione Avviso Pubblico, costituitasi nel 1996, riunisce e rappresenta Regioni, Province e Comuni impegnati nel diffondere i valori della legalità e della democrazia.

  2. CONSIDERATO:

  3. - che in vaste zone del paese, un vero e proprio “contropotere” criminale si oppone alla legalità democratica. Si fonda sull'accumulo di ricchezze illegali, esercita il dominio dei più forti sui più deboli attraverso l'uso della violenza, nega i più elementari diritti di cittadinanza, tenta di piegare ai suoi scopi le istituzioni democratiche, inquina la società e l'economia;

  4. - che l'influenza delle organizzazioni criminali non è più limitata alle tradizionali zone d'insediamento; le enormi fortune acquisite con il traffico della droga vengono reinvestite nei circuiti finanziari e penetrano nell'economia legale, nuove attività criminali danno vita ad un vorticoso giro d'affari, si stringono patti perversi con ogni forma di potere occulto e con il sistema della corruzione;

  5. - che le mafie non sono dunque solo un problema di ordine pubblico, né costituiscono un pericolo solo per le regioni meridionali. Rappresentano la più forte insidia alla convivenza civile, alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni democratiche, al corretto funzionamento dell'economia. Impediscono lo sviluppo della democrazia e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini;

  6. - che il diritto al lavoro, all'istruzione, alla sicurezza, alla giustizia non potranno essere goduti da nessuno se non si sconfigge l'illegalità organizzata. In questa battaglia, in prima fila, vi sono i corpi dello Stato, impegnati nell'azione di repressione. Ma al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata gran parte della società civile, giovani, uomini e donne, associazioni del volontariato laico e cattolico. Un vasto variegato mondo dell'impegno civile che chiama le istituzioni, di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all'azione di contrasto alla criminalità;

  7. RICONOSCENDO che ogni istituzione deve fare la propria parte. E tanto più devono farla le istituzioni più vicine ai cittadini ( come i Comuni), oggi fortemente legittimate dal voto popolare diretto. In esse, una nuova classe dirigente sta seriamente lavorando, pur tra mille ritardi e difficoltà. Una leva di amministratori e amministratrici che, al di là dell'appartenenza politico – ideologica, colloca il bene comune al di sopra delle proprie posizioni, si cimenta con l'etica della responsabilità, ricerca un dialogo con i cittadini e ne sollecita la partecipazione. A tale classe dirigente spetta oggi il compito di “organizzare la legalità”, offrendo ai cittadini le occasioni e gli strumenti per sottrarsi all'invasione del contropotere criminale”

  1. VISTI gli allegati Atto Costitutivo, Statuto e Carta d'Intenti dell'Associazione e riconosciuto che gli scopi e le finalità della stessa ivi indicati sono perfettamente rispondenti alle intenzioni di questa Amministrazione;

  2. VISTO il documento denominato “Carta di Avviso Pubblico”, un codice etico predisposto da Avviso Pubblico che può rappresentare un utile strumento di riferimento dal quale ogni ente locale potrà attingere per cercare di agire concretamente sul versante della prevenzione delle nuove e più insidiose forme di corruzione e per promuovere la cultura della trasparenza e della legalità.

  3. DATO infine atto che non sono in corso procedimenti giudiziari per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti, e ogni altra fattispecie ricompresa nell’elenco di cui all’art. 1 del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia nella seduta del 18 febbraio 2010, in cui siano coinvolti Amministratori di questo Ente;

IMPEGNA LA GIUNTA A DELIBERARE

di approvare pienamente gli scopi che l'Associazione si prefigge, così come risultanti dall'Atto Costitutivo, dallo Statuto e dalla Carta d'Intenti della stessa, che, allegati al presente atto vengono chiamati a farne parte integrante e sostanziale;

di aderire, approvandone l'Atto Costitutivo, lo Statuto e la Carta d'Intenti, per i motivi tutti sopra indicati in narrativa e che qui si intendono integralmente riportati e trascritti, all'Associazione denominata “Avviso Pubblico”, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie.

Domodossola, 08/02/2017

Gruppo Partito Democratico.

Davide Bolognini

Liliana Graziobelli.