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VERBANIA – 21.02.2017 – Ieri mattina in Procura

è stato un continuo viavai di persone che, contattate dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri, si sono presentate per ritirare un avviso di garanzia. Diffamazione aggravata a mezzo stampa, nel caso di specie tramite social network, è il reato per il quale sono indagate e che ha a che fare ancora una volta con le vicende legate al canile di Verbania, già oggetto di procedimenti amministrativi al Tar (due volte) e al Consiglio di Stato (una volta, con possibilità di un bis), ma anche di altre denunce e esposti.

L’oggetto del contendere pare risieda in un post su Facebook risalente a circa due anni fa e pubblicato a cavallo tra il 2014 e il 2015, quando il “Rifugio del cane” di via al Plusc era gestito dall’Adigest, la società che aveva ottenuto l’appalto tramite trattativa diretta e che poi non firmò mai il contratto, finendo estromessa. Nel pubblicare notizie e commenti sul social network sono stati espressi giudizi sulla clinica veterinaria che gestiva i cani. Commenti ritenuti dai responsabili lesivi della dignità e del decoro e meritevoli quindi di una denuncia. Le numerose persone coinvolte, cioè gli autori di altri commenti in calce al post originale, nel ricevere l’informazione di garanzia hanno dovuto nominare un legale e restano in attesa delle decisioni della Procura, che può archiviare le accuse, chiedere il rinvio a giudizio o emettere un decreto penale di condanna al quale è possibile appellarsi in tribunale.