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consiglio comunale Omegna700

OMEGNA- 21.02.2017- Con il trascorrere degli anni non è facile capire quale amministrazione comunale abbia ricevuto la peggiore eredità varcando la soglia di Palazzo di città. Se ne parla spesso in Consiglio Comunale e anche nella seduta di ieri sera, lunedì 20 febbraio, un poco alla volta le colpe “degli altri” sono uscite in punta di piedi andando a sfociare nella discussione tra i consiglieri quando è stato presentato e poi votato il bilancio di previsione 2017/2019. Per Giulio Lapidari (Forza Italia) questi cinque anni che ormai stanno per terminare sono stati definiti “meravigliosi”, definendo “il vuoto totale” l’attività portata avanti dal sindaco e dalla maggioranza. “Non avete mai fatto qualcosa. Anzi forse si..i lavori in via Manzoni, adesso”- ha esordito, attaccando assessori e sindaco per aver dichiarato di non aver aumentato i costi del welfare. “ Volete la medaglia?  Direi che quella è la prima cosa da fare”. Infatti, come più volte ribadito dal sindaco Aide Mellano, il settore sociale  non  è mai stato coinvolto in aumenti “malgrado la difficile situazione trovata all’indomani del nostro arrivo in Comune”, come ha spiegato Mellano ricordando che “non c’era il bilancio, bisognava pagare quattro mensilità arretrate da 190mila euro a Conservco, sistemare la situazione di Essepielle senza dimenticare la lettera della Corte dei Conti, che era arrivata qualche giorno prima di noi, volutamente non protocollata, in merito alla situazione economica”.  Prontamente Lapidari ha ricordato, essendo stato vicesindaco nella Giunta, precedente all’attuale, guidata da Antonio Quaretta, che “esisteva uno scheletro di bilancio, votato in giunta che non imbrigliava nessuno”. Ma “voi invece no, non siete riusciti ad andare avanti” – ha poi replicato, e andando più indietro ha menzionato l’eredità di Alberto Buzio, predecessore di Quaretta, che “inventò” con la sua squadra i derivati e l’impianto di cippato. Una catena di sbagli i cui colpevoli non si intravvedono perché alle loro spalle c’è sempre chi è un po’ più colpevole. L’aumento delle tariffe, Tasi e Tari, applicato dagli attuali amministratori, presentato ieri sera è stata un’azione necessaria da cui non si poteva scappare, come illustrato dall’assessore al Bilancio Andrea Arena. Difficile comprendere anche il resto di questo documento che pareggia intorno ai 21 milioni di euro. Per Giorgio Spadaccini (Forza Italia) erano incomprensibili. Solo la l’intervento di Gianmario Riva, dirigente del servizio finanziario comunale gli ha permesso di fare chiarezza. Troppi cavilli “antidemocratici”, come lo stesso li ha definiti, anche sulla decisione di convocare il Consiglio comunale in seconda convocazione, uno sbaglio in partenza già ieri sera con la presenza dei componenti del Ccr (consiglio comunale dei ragazzi) ad apertura di Consiglio. “Si dovrebbe convocare il consiglio in altro orario per premettere anche ai giovani di partecipare” - ha detto, ricordando che la creazione del Ccr fu proprio voluta da lui, durante il mandato Quaretta che lo vide presiedente del Consiglio Comunale. Scontento dei lavori della Giunta Mellano anche Stefano Strada e Franco Lucchini (Lega Nord), Barbara Deriu (Omegna nel cuore) e Mattia Corbetta (Fratelli d’Italia). Quest’ultimo ha letto un fitto elenco di mancati miglioramenti per la città; dalle strade al settore sportivo compresa la promessa, non mantenuta e non inserita in bilancio, di realizzare incentivi per le nuove imprese.  Poco chiaro, sempre per Corbetta, anche il progetto di riqualificazione della piazza F.M. Beltrami sulla quale è poi intervenuto Francesco Pesce, assessore all’urbanistica, spiegando gli interventi ed soldi messi a bilancio. I lavori su quest’area non verranno completati entro l’anno ma solo iniziati. E’ acceso un mutuo di 400mila euro. Il rallentamento è legato a problemi burocratici, gli stessi che hanno ingessato altri settori comunali, malgrado le intenzioni e i programmi. “Ricordando la partenza adesso noi daremo un bilancio sano a chi verrà dopo di noi” - ha detto Claudia Fortis, consigliere di maggioranza replicando a Lapidari. “Abbiamo risanato i conti. Ci sono progetti con fondamenta. Tutto questo va riconosciuto come opera positiva” - ha aggiunto il capogruppo Rosarita Varallo poco prima delle operazioni di voto. Il bilancio e l’aumento delle due imposte, con i soli 6 voti contrari della minoranza, è stato approvato.  (l.p.)