VERBANIA – 10.03.2017 – L’arresto è stato convalidato,
lui è a piede libero ma con il divieto di entrare nel territorio di Verbania fino a mercoledì prossimo, quando sarà processato. Resistenza è il reato per cui è finito in manette ieri sera un 42enne verbanese, che dopo essersi scagliato contro l’ex compagna – anche davanti al figlio piccolo – ha aggredito i carabinieri che tentavano di calmarlo mandandone tre al Dea con lievi contusioni.
I fatti sono accaduti attorno alle 22, nel pieno centro storico di Intra. I carabinieri della stazione di Verbania si trovavano già nei pressi dell’abitazione della donna, che aveva chiamato il 112 dicendo che l’ex, che abusivamente occupa ancora casa sua, dopo un pomeriggio in cui già l’aveva picchiata e al termine del quale se n’era andato solo dopo ave ricevuto 50 euro per comprarsi la cocaina, era rincasato e, spaccata la porta a calci, dopo altre botte s’era fatto dare 650 euro prima di uscire nuovamente. I militari giunti sul posto gli hanno parlato al telefono e, dopo diverse chiamate, l’hanno convinto a tornare indietro. Verso le 22,15 ha fatto capolino nel vicolo che porta all’abitazione dell’ex convivente. I carabinieri l’hanno visto con i pantaloni abbassati e in evidente stato di alterazione, dovuto a droga o alcol (o tutte e due). Gli hanno chiesto di vedere la giacca e nelle tasche hanno trovato 300 euro. Quando gli hanno detto che l’avrebbero perquisito, ha iniziato a inveire e a minacciarli, spintonandoli. È quindi intervenuta una pattuglia del Radiomobile con altri due carabinieri, alla cui vista il 42enne ha reagito ancora peggio, con cazzotti e aggressioni fisiche, ferendone lievemente tre e venendo poi bloccato solo con la forza.
Oggi l’uomo è comparso in tribunale per la convalida dell’arresto. Al giudice Raffaella Zappatini, avvalendosi della facoltà di non rispondere nella contestata resistenza, ha raccontato di non aver assunto cocaina ma psicofarmaci prescritti dal medico per i suoi stati ansiosi dovuti alla perdita del lavoro e ai problemi personali. Ha contestato il fatto di essere abusivo in casa della madre del figlio e ha detto di non aver altro posto dove stare. Nel convalidare l’arresto il magistrato, rilevando anche alcuni precedenti penali di cui uno specifico per resistenza, ha disposto il divieto di dimora a Verbania. il processo si terrà il 15 marzo.