VERBANIA – 15.03.2017 – Profughi e “espulsioni” facili,
il Pd critica la prefettura. Con una nota diffusa nei giorni scorsi la segreteria provinciale democratica ha segnalato “con preoccupazione” una circolare sul tema immigrazione rilasciata da Villa Taranto il 16 gennaio. Circolare “che stabilisce che il richiedente asilo che si veda rigettare il ricorso in primo grado ed in attesa dell’esito della Corte d’Appello – si legge nel comunicato – debba lasciare il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di appartenenza”.
Il problema, così come è prospettato, metterebbe in ginocchio il sistema locale dei centri di accoglienza, dal momento che sono numerosi i casi di rigetto delle domande di asilo politico già in primo grado. “Ciò comporta, contemporaneamente, che la persona è costretta a riparare in situazioni emergenziali, magari nelle grandi città, in attesa di un esito che sarà comunicato alla struttura di riferimento e che, al suo posto, venga inserita in struttura una nuova persona – aggiunge il Pd –. Per intenderci, non siamo di fronte al caso di richiedenti asilo che non vedono riconosciuta la propria domanda in maniera definitiva. Parliamo di persone che hanno ancora diritto a rimanere sul suolo Italiano ma, anche qualora abbiano avuto un buon percorso fatto di integrazione e lavoro, sono costrette ad abbandonare il proprio progetto di vita e a riparare alla meglio. È questo il caso di molti richiedenti asilo presenti nel territorio del Vco. Nel frattempo come vivranno, di che vivranno e su chi ricadranno queste difficoltà? Verosimilmente queste persone graviteranno sulle comunità che le hanno ospitate o sulle grandi città, vivendo di espedienti, da emarginati, mettendo le proprie esistenze a rischio e generando sensazioni di insicurezza tra i cittadini locali”.
Sulla questione specifica, la prefettura getta acqua sul fuoco e parla di una situazione non corrispondente alla realtà: “La circolare è un orientamento preso da tutte le prefetture del Piemonte, su indicazione della Corte dei conti e recependo le misure che fanno parte del nuovo decreto Minniti – precisa il viceprefetto vicario Roberta Carpanese –. Seguendo la legge e le regole la prefettura revocherà il diritto di asilo a chi non sarà stato riconosciuto profugo, ma solo in via definitiva e, comunque, gestendo il rilascio delle strutture secondo le esigenze di ordine pubblico”.