VERBANIA – 17.03.2017 – Lui ha chiesto di potersi riabilitare
e trovarsi un lavoro, lei gli ha concesso l’opportunità, ma lontano dalla casa che hanno diviso nel centro di Intra. Sul fronte giudiziario la vicenda del 42enne verbanese arrestato nella notte del 9 marzo per resistenza dopo che, entrato con forza nella casa della ex compagna e uscito dopo averla colpita sottraendole 650 euro, aveva aggredito i carabinieri, è definita. L’uomo, difeso d’ufficio dall’avvocato Matteo Varesi, ha chiesto la messa alla prova. Svolgerà lavori socialmente utili per estinguere il reato secondo un programma da concordare e da presentare nell’udienza del 16 giugno.
Sul piano personale la vicenda, un rapporto di coppia teso e logorato dalla disoccupazione e dalle dipendenze di lui, potrà forse trovare uno sbocco se, come confermato dall’imputato, alle buone intenzioni seguiranno i fatti. Anche nell’interesse e per il bene del bambino della coppia, che va alle scuole elementari e che era presente la scorsa settimana quando sono dovuti intervenire i carabinieri. La ex si è detta favorevole a ciò che può fare bene al compagno, ma ha espressamente chiesto che non si rechi più a casa sua.
Nell’accordare la richiesta di messa alla prova, il giudice Raffaella Zappatini ha anche ridotto le misure cautelari nei confronti dell’imputato, che non ha più il divieto di dimora a Verbania ma che ha l’obbligo di firma dai carabinieri di Verbania per sei giorni su sette la settimana.