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vaccino

VERBANIA – 17.03.2017 – La notizia occupa

le prime pagine di tutti i giornali italiani: in Italia il calo delle vaccinazioni ha prodotto il boom di malati di morbillo, malattia infantile che se contratta da adulti rischia di essere mortale. Il dato fornito dal ministero della Salute certifica +230% di casi segnalati nei primi due mesi e mezzo del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, con una concentrazione in Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. Il fenomeno viene ricondotto alla scelta di non far vaccinare i bambini contro questa malattia. Riportato in chiave locale il dato è del tutto ridimensionato perché, stando ai numeri forniti dalla Regione Piemonte, nei primi due mesi del 2017 nel Vco non s’è verificato nemmeno un caso. Delle 269 segnalazioni pervenute 99 riguardano Torino città, 164 le Asl del Torinese, 2 Cuneo, 2 Asti e 3 Alessandria. In Piemonte la percentuale di persone coperte da vaccino antimorbillo è del 91%, inferiore allo standard dell’Organizzazione mondiale della sanità (95%), ma in crescita di due punti percentuali rispetto all’anno scorso. “L’assessorato regionale alla Sanità ribadisce l’importanza di effettuare la vaccinazione nei primi anni di vita. Il vaccino per il morbillo viene somministrato ai bambini nel 13°-15° mese e la dose di richiamo a 5-6 anni”, si legge in una nota ufficiale diffusa da Torino.