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CANNOBIO – 20.03.2017 – Sono iniziati di prima mattina

i lavori di messa in sicurezza della frana caduta sabato mattina a Carmine e che ha provocato la morte di un 68enne motociclista svizzero. L’intervento riguarda il versante montuoso, che non è facilmente raggiungibile perché situato in una zona impervia. Le prime opere sono la rimozione della vegetazione abbattuta, la pulizia e il disgaggio dei massi a rischio crollo.

Sul posto c’erano anche i carabinieri del Radiomobile e della stazione di Cannobio, che svolgono funzioni di polizia giudiziaria e che hanno filmato le operazioni di rimozione dei detriti e della rete paramassi. L’inchiesta sull’incidente è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Sveva De Liguoro.

Mentre si appronta l’emergenza, torna prepotentemente d’attualità il tema della sicurezza. Il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella, che insieme ai colleghi dell’alto Verbano da tempo ripete la necessità di investimenti, non usa mezzi termini. “Non dovevamo arrivare al punto di avere una vittima – afferma –. Sabato mi sono vergognato di essere un rappresentante delle istituzioni. Abbiamo predisposto un progetto per la messa in sicurezza dei versanti e l’abbiamo trasmesso. Servono 7 milioni di euro: non posso credere che l’Italia non abbia questi soldi per una strada internazionale così importante”.

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