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VERBANIA – 12-11-2020 -- S’è presentato nel cuore

della notte a casa della moglie -madre della figlia- dalla quale ha divorziato pochi mesi fa. Ha suonato ripetutamente citofono e campanello, e bussato più volte alla porta. Voleva entrare ma lei, che già nei giorni successivi al divorzio l’aveva denunciato per stalking, non ne voleva sapere. S’è alterato e i colpi sono diventati più forti: calci e pugni prima al portone, poi alla portafinestra della cucina, che ha ceduto, permettendogli di entrare nell’abitazione vuota perché, nel frattempo, allertate le forze dell’ordine, lei s’era rifugiata dalla vicina. È iniziato così, con l’ennesima scena di gelosia di un 38enne verbanese che non si rassegna alla fine del suo matrimonio, l’episodio che l’ha portato stanotte in manette. Sono stati gli agenti della Squadra Volanti a intervenire nella frazione Trobaso per riportarlo alla calma. S’è rivoltato contro di loro, con insulti e minacce, tanto che i poliziotti hanno dovuto utilizzare lo spray urticante al peperoncino per bloccarlo e arrestarlo. Stalking, violazione di domicilio, resistenza e danneggiamento sono i reati che gli vengono contestati e per i quali, dopo che oggi il giudice Donatella Banci Buonamici ne ha convalidato l’arresto, è stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento e contatto. Tra un mese tornerà in Tribunale per il processo per direttissima, nel quale potrebbe accedere a un rito alternativo.