PIEMONTE- 25-08-2021-- La prolungata siccità sta impoverendo l'agricoltura, anche in Piemonte. Lo conferma il monitoraggio di Coldiretti sugli effetti dell'estate rovente che ha causato un danno da oltre un miliardo di euro nelle campagne, favorendo anche il diffondersi di insetti dannosi per le coltivazioni. A patirne, soprattutto, il comparto cerealicolo.
In Piemonte si registra una portata ridotta per fiumi torrenti tra il 35% ed il 65% rispetto alle medie storiche degli anni precedenti. Percentuali calate ulteriormente negli ultimi giorni del 20%, a cuasa della mancanza di piogge.
"Con lo sconvolgimento climatico in atto si passa dal forte maltempo con rovesci disastrosi a carattere di nubifragi e trombe d'aria a periodi di siccità tanto che ora è a rischio il 40% della produzione estiva totale”, evidenziano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale. “Per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, Coldiretti è pronta a mettere in atto un tavolo di lavoro su un progetto concreto nel Recovery Plan per un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici, caratterizzati dall'alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto - proseguono Moncalvo e Rivarossa - potrà prevedere la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti. L'idea - concludono Moncalvo e Rivarossa - è di costruire, senza uso di cemento per ridurre l'impatto l'ambientale, laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l'acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione".