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Istresa casa oro

STRESA - 29-08-2021 -- La Villa Ducale di Stresa ha compiuto 250 anni. Nella serata di ieri, 28 agosto, si sono ripercorsi gli anni dalla sua nascita fino ai giorni nostri con interessanti interventi che hanno ripercorso la storia dell’edificio.
Nel suggestivo parco della Casa d’Oro alle 20,45 sono iniziati i festeggiamenti con il Sindaco di Stresa Marcella Severino che ha fatto gli onori di casa aprendo la serata con un piccolo accenno storico. Hanno proseguito l’Arciprete di Stresa don Gianluca Villa, don Umberto Muratore e don Gianni Picenardi con la proiezione di immagini, anche inedite, della Villa e dei personaggi che vi hanno soggiornato.
Importante l’intervento di Vilma Burba, storica locale che ha presentato il suo libro sulla storia della Casa d’Oro con aneddoti e particolari frutto dei suoi studi approfonditi sulla Villa. Il suggestivo viaggio storico nel quale ha accompagnato i presenti, si è concluso con il suo personale ringraziamento a Madama Bolongaro, donna che ha portato lustro e cultura nella città di Stresa.
 
Accenni storici sulla Casa d’Oro.
Costruita dalla famiglia Bolongaro, nel 1771 venne ultimata. Ad oggi rimane una delle ville più antiche di Stresa. Ha conosciuto il suo splendore con la Duchessa Anna Maria Bolongaro, donna magnanima, ricordata per essere stata la più grande benefattrice donna di Stresa, con la sua dimora sempre aperta per chiunque ne avesse bisogno, senza distinzione di classe sociale.
Tra le stanze, tra i dipinti e gli affreschi, si sono aggirati tra i più illustri personaggi storici d’Italia, come i fratelli Cavour e Massimo d’Azeglio. Bisogna ricordare anche Alessandro Manzoni e Antonio Rosmini che tra i dialoghi filosofici e scritti letterari, si intrattenevano con gli scacchi ora conservati nel piccolo museo allestito all’interno dell’edificio, all’interno del quale sono conservati documenti storici di immenso valore.
Nel 1857 la Villa fu eletta a propria residenza da Elisabetta di Sassonia, Duchessa di Genova (da qui il nome di Villa Ducale), la cui figlia Margherita, andata in sposa a Umberto I di Savoia, divenne regina d’Italia. Dal 1966 la Villa è sede del Centro Internazionale di Studi Rosminiani con il compito di promuovere cultura in generale, il pensiero e l’opera di Rosmini in particolare.


H.B.