VERBANIA - 29-08-2021 -- Sul traghetto solo con il greenpass. Scattano mercoledì le nuove norme imposte dal governo per l’uso dei mezzi di trasporto in tempi di pandemia e, sul Verbano, si pone il “caso” della Navigazione Lago Maggiore. Per le corse Intra-Laveno, che i passeggeri possono scegliere di effettuare, sia tramite veicolo, sia come persona fisica, si applica la disposizione secondo cui ognuno che sale a bordo deve essere munito di greenpass. È un’interpretazione letterale della norma che lo prevede per i trasporti interregioniali. Andare da Intra a Laveno (e viceversa) significa spostarsi da Piemonte a Lombardia -paradossalmente alla stregua del bus Castelletto Ticino-Sesto Calende- e, quindi, è necessario esporre il certificato vaccinale o, in alternativa, un tampone negativo valido effettuato entro le 48 ore precedenti. Si prescinde dal rischio di contagio, che sarebbe nullo o minimo per chi, salendo con l’auto, restasse nell’abitacolo per i venti minuti di durata della traversata.
Questo ha posto due problemi. Il primo, che già si affronterà mercoledì, interessa la quindicina di ambulanti (circa il 20%) residenti sulla sponda piemontese che, privi di greenpass perché non vaccinati, si devono recare coi propri furgoni a Luino, al mercato più grande e partecipato del Verbano lombardo.
Il secondo riguarda, dal 13 settembre, gli studenti residenti in provincia di Varese che frequentano l’istituto “Cobianchi” e, da pendolari, si spostano con il traghetto.