OMEGNA - 30-08-2021 -- A Omegna i giorni della festa di San Vito oltre ad essere occasione di svago e divertimento per grandi e piccini, sono anche -e forse soprattutto- un momento di riflessione, di incontro e di preghiera in onore del giovane martire compatrono della città.
La Santa Messa e la Solenne Processione in onore di San Vito con la benedizione del lago rappresentano da sempre i momenti più significativi dei dieci giorni di festa, quelli più belli e di maggiore coinvolgimento emotivo per l’intera comunità.
Così è stato anche in questo 2021: sabato 28 agosto dopo la recita del Santo Rosario c’è stata la Santa Messa presieduta da Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara, e concelebrata dai sacerdoti e poi la tradizionale processione con l'urna contenente le reliquie di San Vito e la benedizione del lago.
Intense le parole del Vescovo il quale, in un’omelia che è stata espressione concreta dell’abbraccio di Dio con il popolo, è stato capace di arrivare dritto al cuore delle persone e suscitare sentimenti di riflessione e responsabilità: “ L'anno prossimo avremo bisogno di una cosa fondamentale…cioè di scambiarci, di donarci e di diffondere una parola che sia capace di nutrire il nostro cuore, la nostra testa e la nostra vita, capace quindi non solo di dire ‘siamo andati avanti, ma siamo stati capaci di far tesoro di ciò che ci è capitato.’ Questa parola deve avere tre sfaccettature: deve essere una parola che consola, una parola che edifica e una parola che promette -ha detto Mons. Brambilla in un frangente della sua predica-.”
Al termine della Messa c’è stata la tradizionale processione e l’urna contenente le reliquie del giovane martire è stata portata per le vie della città -quest’anno grazie al nuovo trasporto realizzato dai gruppi Alpini ANA Cusio Omegna- sino a raggiungere il lago dove il è stata impartita la benedizione e, in un clima di intensa religiosità e di forte suggestione, un momento particolarmente carico di emozione lo si è vissuto quando don Gianmario Lanfranchini ha invitato i presenti a dedicare un pensiero, una preghiera e un applauso a tutte le persone che sono state impegnate in prima linea nel lungo e difficile periodo della pandemia.
Ecco che anche in questo 2021 la gente del Cusio e delle valli si è stretta attorno alle reliquie del giovane martire e, ancora una volta come succede ormai da moltissimo tempo, fede e tradizione si sono intrecciate per ricordare che quella di San Vito è soprattutto una festa religiosa in cui dominano la solidarietà e la carità cristiana.
r.a.