DOMODOSSOLA - 23-9-2024 -- La comunicazione è già arrivata, 23 dipendenti di DB Italia, la società di trasporto che fa base a Domo 2 dovranno essere trasferiti in altra sede. Potrebbe essere Chiasso o Pisa, comunque un luogo distante da dove questi lavoratori, tutti intorno ai 50 anni d'età, hanno casa e famiglia. Ne parliamo con un macchinista uno dei 12 operativi allo scalo, altri 11 lavoratori sono invece lavoratori a terra. "Siamo noi a pagare le spese di una linea del Sempione lasciata fuori. I treni merci diminuiscono sempre di più. Noi qui gestiamo la movimentazione del servizio di trasporto che dalla Germania arriva a Reggio Emilia, parliamo di tre treni al giorno che da dicembre saranno trasferiti a Chiasso. E noi perderemo il lavoro, a meno che non decideremo di trasferirci. Abbiamo famiglia, bambini che vanno a scuola, case. Dovremmo lasciare tutto per andare magari a Pisa. Non vogliamo essere costretti ad andare a lavorare fuori, o a fare i frontalieri in Svizzera. In quanto macchinista potrei trovare più facilmente lavoro, eppure qui a Domo non ce n'è per nessuno, perché ormai al Sempione si predilige il Gottardo. Alla preoccupazione si aggiunge la sensazione di non contare nulla - aggiunge il lavoratore -, perchè è la casa madre, la tedesca DB che decide mentre Db Italia non ha voce in capitolo". Un anno fa altri dieci lavoratori hanno dovuto trasferirsi. Le loro difficoltà coincidono con quelle della tratta del Sempione. "Il calo del traffico merci è cominciato col Covid e prosegue. I lavori di questa estate che hanno comportato la chiusura della linea e quelli che conta verranno nel 2025, hanno portato a nuove diminuzioni. Ormai ad andare verso sud sono solo camion. I treni arrivano a Domo dal nord, nei due hub le merci vengono portate sui camion che si dirigono a sud. In Italia si è fatto poco o nulla per il trasporto merci su ferro, e adesso ne facciamo le spese. Ma continuando in questo modo il Sempione resterà tagliato fuori e vorrei che la Regione e più in generale la politica, agissero".