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VERBANIA - 23-09-2024 -- Il ponte di via San Giovanni Bosco, a Intra, non è a norma, non rispetta i requisiti di sicurezza NTC (Norme tecniche di costruzione) del 2018, sia a livello strutturale, sia nell’antisismica. Ad affermare che il viadotto, una delle arterie più trafficate di Verbania, “non garantisce sufficienti prestazioni sia nei confronti dei carichi verticali, sia nei confronti dell’azione sismica” è l’ingegner Fabio Torri, autore della relazione tecnica strutturale che, nel 2019, il comune di Verbania gli ha commissionato ai fini di avere un’analisi di vulnerabilità del ponte.

Il documento finale è stato depositato nel maggio del 2020. Consta di 96 pagine che, corredate da calcoli e tabelle, conclude che “la struttura è in grado di sopportare il 30% delle azioni da traffico e il 25% del sisma di progetto. Poiché la massa limite di un mezzo pesante è 44 tonnellate (esclusi mezzi da carico di cava e autobetoniere), si stima che il traffico veicolare consentito debba limitarsi a mezzi da 12 tonnellate. Tale condizione presume che sia stato svolto l’intervento locale necessario sulle travi ad arco”.

Costruito nei primi anni Trenta del Novecento come un ponte lungo 90 metri e formato da tre arcate da 30 metri l’una, aveva come scopo iniziale l’esclusivo passaggio della tramvia Intra-Premeno. È poi diventato ponte veicolare con la dismissione del tram. Nella conversione, mantenendo pile, travi e archi, è stato riempito lo spazio in cui scorrevano i binari con uno strato di materiale inerte vario (per 34 centimetri), ricoperto da asfalto (un tappetino di 10 centimetri). Questo rilevante peso non previsto, incide a livello strutturale sul viadotto e, nella relazione, questa criticità viene segnalata dall’ingegnere. Non è l’unica perché se le pile che affondano nel terreno e le spalle sulle due sponde hanno una buona tenuta e non necessitano di interventi, lo stesso non si può dire per gli archi e per le travi che sorreggono il piano viario.

Stando a quanto suggerito dal pprofessionista, bisognerebbe limitare il peso dei mezzi in transito, riducendolo da 44 a 12 tonnellate, escludendo mezzi pesanti e mezzi da lavoro come betoniere o simili. A oggi, cioè a quattro anni di distanza, nessuna ordinanza di limitazione è stata adottata. Nel bilancio del comune di Verbania la ristrutturazione e la messa sono stimate a un costo di 2.395.000 euro.