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ZUCCA autori insieme copia

VERBANIA - 25-9-2024 -- Fin troppo facile dare degli "zucconi" o "zucche vuote" alle teste senza costrutto. E stupidi, insulsi o scellerati che siano, è ingiusto accostare quelli che hanno poco sale in zucca all'ortaggio autunnale. Accostamento facile ma sbagliato, la zucca, che una dignità ce l'ha, potrebbe aversene a male.

Porta con sé millenni di storie (e di geografie), ha saziato generazioni umane nei cinque continenti, è stata ed è materia prima per strumenti musicali e varia utensileria, offrendo come extra una dose considerevole di bellezza. Bellezza curvilinea e talvolta bizzarra, dolce architettura firmata madre natura che aggiunge colore e forme a un importante concentrato di nutrienti.

"C'è tutto un mondo da scoprire nella zucca", ci suggeriscono i tre autori del libro, che domenica 29 settembre sarà presentato in anteprima a Torino in occasione di Terra Madre - Salone del Gusto e vedrà la luce “ufficialmente”  a Piozzo (CN), venerdì 4 ottobre in occasione ZUCCA COPERTINAdell’apertura della Fiera Regionale della Zucca. Due nomi che a Verbania rappresentano creatività e impegno: la coppia formata da Maria Cristina Pasquali e Carlo Bava. Lei, autrice dei testi e delle ricerche; da anni impegnata su più fronti nella divulgazione gastronomico-naturalistica sia come collaboratrice del programma di Rai 3 GEO sia nell'ambito di Slow Food, il sodalizio che proprio nei mesi scorsi l'ha premiata tra le donne (poche) che "salveranno la terra". Lui, il dottor Carlo Bava, artefice delle immagini. Ha curato generazioni di verbanesi ma non ha mai smesso di produrre senso e storie: con la musica e la fotografia da sempre, come regista e scrittore negli ultimi tempi. E poi abbiamo Fernando Musso da Piozzo, già maestro elementare, ora divulgatore ed esperto coltivatore di zucche. Si prende cura di  seicento varietà, in una occupazione che è innanzitutto impegno culturale e di promozione della biodiversità e che è valsa al piccolo centro della Langa povera, il riconoscimento del ministero per lo Sviluppo Economico del marchio con tanto di disciplinare della "Zucca di Piozzo", che è anche frutto “protetto” dalla ’’Arca del Gusto di Slow Food. Nel libro troviamo inoltre, una bella introduzione firmata Serena Milano, direttrice generale di Slow Food Italia. Hanno collaborato alla realizzazione dell'opera anche Fausto Ameglio, presidente della Pro loco di Piozzo e la filosofa e saggista Francesca Rigotti. Quest’ultima ha sottolineato come le Cucurbitaceae siano state per millenni, e lo siano ancor oggi, protagoniste di simbologie e metafore tutte da esplorare.

Titolo: "Zucca... un mondo da scoprire". In 300 pagine e 300 immagini Pasquali, Bava e Musso ci raccontano così la variegata e poco frequentata realtà delle Cucurbitaceae. Un mondo che sfugge dai confini della botanica per diventare altro: letteratura (tra le numerose citazioni un intrigante elogio della zucca di Gina Lagorio), arte figurativa (vi dice qualcosa la giapponese Yayoi Kusama?), etnologia, gastronomia, paradigma filosofico per eccellenza perché le zucche sono emblema dell'estremo. Tanto umile e vacua la "zucca vuota", così straboccate e generosa la zucca fresca, che al suo interno serba un'esplosione di vita: i semi. Buoni e nutrienti, ricchi di sali minerali, proteine, grassi. Sono diverse le varietà di zucche coltivate proprio per la bontà dei semi, ci racconta Pasquali passando in rassegna questo "ben di Dio". E allora ci sentiamo di dire che nel variopinto universo arancione dell'orto gli inutili "zucconi" non esistono. Esistono giochi di forme, colori e sapori tanto da indurci credere - per chi crede - che il Padreterno debba essersi divertito parecchio quando le ha messe in cantiere. Grandi e tonde come alcune Cucurbita maxima e pepo (vedasi la zucca di Cenerentola o quella di Halloween), contorte come la zucca serpente siciliana, che nella famiglia delle zucche è tra le più antiche. Frutti dalle forme ondulate e sinuose come alcune Cucurbita moschata o rigorosamente dritte, variamente verdi, ma anche gialle, o chiazzate come le zucchine (che son zucche anche loro). 

Con un notevole cura per l'aspetto scientifico di ogni specie o varietà prese in considerazione, ecco che Pasquali, supportata dalle immagini di Bava, strizza l'occhio alla letteratura e all'arte, tra documentate citazioni e pagine che scivolano leggere come un romanzo. Immancabile la parte dedicata alle ricette, sperimentate una ad una, presentate con garbo, raffinatezza. Originali e invitanti. Una parentesi per le immagini di Carlo Bava, ambientate tra orti, stalle, vecchi depositi di attrezzi agricoli che rimandano in filigrana, la piccola nostalgia per il lavoro che sporca le mani di terra.   

ZUCCA AUTORI PROFILI copia

Una delle foto presenti nel libro, riprende una grossa zucca in primo piano e sullo sfondo il paesaggio fiorito di Villa Taranto. È probabilmente questa immagine la sintesi di quello che questi frutti rappresentano: nel regno della natura che diventa bellezza pura, nel giardino botanico nato per deliziare gli sguardi e lo spirito, la creatura dei campi conquista la prima fila. Bella: di una bellezza che non è leziosità, ma è tutta sostanza.

Antonella Durazzo

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