VERBANIA – 07.04.2017 – La truffa era stata ben congegnata
e ha ingannato un rivenditore di biciclette di Verbania. A metterla a segno, nel 2014, un varesino di trent’anni, Mirko Manna, che verso l’ora di chiusura di un sabato sera (giorno in cui gli sportelli bancari hanno già chiuso per il fine settimana) si presentò in negozio chiedendo che gli fossero mostrati alcuni modelli di mountain bike, tutti di alta gamma. Alla fine ne scelse uno del valore di 1.690 euro, che pagò con un assegno e che ritirò di persona, andandosene. Solo il martedì successivo il negoziante scoprì, dopo aver depositato l’assegno in banca, che era falso e che, quindi, era stato truffato.
Il colpo sarebbe andato a buon fine se nelle indagini condotte dalla Guardia di finanza non fosse emerso un testimone. L’acquirente, infatti, preso possesso della mountain bike aveva pedalato verso l’imbarcadero di Intra, dove l’attendeva un amico, che l’aiutò a smontare il mezzo e a caricarlo su una Volvo familiare. La scena fu vista da un dipendente della Navigazione che, raccontandolo, mise gli inquirenti sulle tracce di quell’auto, attraverso la targa della quale riuscirono a identificarlo e a fornire alla Procura le prove per il rinvio a giudizio. L’imputato, processato dal tribunale di Verbania, è stato condannato a un anno, sei mesi e mille euro di multa.