BRIGA N. – 05.04.2017 – L’insulto, discriminatorio e razziale,
è avvenuto su un campo di calcio e ha fatto calare la mannaia del giudice sportivo. Dieci giornate, cioè il minimo previsto dal codice di giustizia sportiva della Figc, è il provvedimento che ha colpito un giocatore del Briga e che è stato reso noto oggi dal Comunicato ufficiale della Lnd piemontese.
Sabato scorso, nell’ultimo turno del campionato Juniores Regionale, i novaresi giocavano in casa contro il Baveno. Durante il match, finito 2-2, è volata qualche parola di troppo ma non, come ci si potrebbe aspettare, tra avversari impegnati in uno sport in cui peraltro c’è vigore nel contatto fisico, ma tra compagni di squadra. L’insulto, infatti, non ha raggiunto un tesserato del Baveno, ma un altro giovane del team di casa, colpito per le sue ascendenze razziali con il più classico degli epiteti: “marocchino di m…”. Da qualche anno la discriminante razziale è stata introdotta come aggravante dalla giustizia sportiva e punita molto severamente come dimostra questo provvedimento, che terrà il destinatario lontano dai campi almeno sino all’autunno inoltrato.