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polizia arresto

DOMODOSSOLA- 13-04-2017- Aveva spaccato un bicchiere in testa

ad un avventore di un bar, che era intervenuto per difendere la moglie, che era appena stata molestata verbalmente, per lui, in attesa del giudizio, sono scattati gli arresti domiciliari, come spiegano in un comunicato dalla polizia domese: "Minaccia continuata, ingiurie, getto pericoloso di cose, resistenza a pubblico ufficiale, guida in stato di ebbrezza, furto in concorso, evasione, ricettazione in concorso, maltrattamento ed uccisione di animali continuata: la fedina penale di A.M, 31enne, cittadino italiano, nato nel centro ossolano ma residente in un diverso comune della provincia, era già lunga e variegata, ma “il nostro”, evidentemente non soddisfatto, ha voluto aggiungere un’ulteriore “perla” alla sua poco invidiabile collezione. Era venerdì 17 febbraio quando, presso un noto bar di Domodossola, il pregiudicato provocava un’avventrice con i ben noti, beceri, epiteti a sfondo sessuale. Il marito della donna, presente nel locale, interveniva per difendere la consorte rimediando un colpo al capo, infertogli da A.M. con un bicchiere, e una profonda ferita da taglio. Non pago del primo exploit, l’aggressore infieriva sull’uomo semisvenuto a calci e a pugni, fin quando gli altri avventori del locale non riuscivano ad allontanarlo. Per questi fatti A.M. veniva incriminato per il reato di lesioni personali aggravate dall’uso dell’arma. Nell’attesa della sentenza, ad esito del procedimento penale ancora in corso, il Giudice delle indagini preliminari, ravvisando il rischio di reiterazione del reato, ha emanato, nei confronti del violento, un’ordinanza applicativa di misure cautelari coercitive obbligatorie. Nel pomeriggio di ieri, personale del Settore Polizia di Frontiera di Domodossola provvedeva, pertanto, a notificare ad A.M. il detto provvedimento giudiziale in virtù del quale, l’uomo, sarà tenuto all’obbligo di dimora nel Comune di residenza".

Foto d'archivio